“Shots” di MezzARIA Teatro di Catania ed “Eufemia” della compagnia di Giorgia Lolli di Reggio Emilia sono i primi due spettacoli dell’XI edizione del Cortile Teatro Festival, rispettivamente in scena lunedì 11 nel cortile del palazzo Calapaj – D’Alcontres (ore 20,45) e martedì 12 nell’Area Iris (ore 21,30). Teatro puro nel primo caso, danza contemporanea nel secondo.
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“Shots” è scritto e interpretato da Francesco Bernava (l’attore messinese da anni “trapiantato” a Catania) e Alice Sgroi, che spiegano come il titolo di riferisca a una parola inglese che può avere diverse accezioni. E aggiungono: «Shot, al singolare, può significare ipotesi, foto, sparo, ma è anche una parola utilizzata in un campo semantico molto familiare agli inglesi, che l’hanno creata, e non solo a loro. Shot è infatti un preciso tipo di bicchiere, piccolo e compatto, che si utilizza per bere liquori puri, non allungati con altre sostanze; è il bicchierino che, nelle serate passate nei locali o nelle discoteche, si beve tutto d’un fiato. Il nostro spettacolo vuole raccontare tre storie ad alta gradazione sessuale da vivere tutte d’un fiato, proprio come tre shots, in cui l’amalgama tra sesso e ironia è l’ingrediente principale di questo miscuglio letterario. Sono infatti tre storie, liberamente ispirate dai racconti di Charles Bukowski, che affrontano il rapporto uomo-donna con un comune obiettivo, quello di dilatarne il perimetro sensibile, il confine tra il magma viscerale che scaturisce dall’incontro di due esistenze e il mondo che li avvolge».
“Eufemia”, invece è uno spettacolo di danza, creato da Giorgia Lolli e prodotto da Anghiari Dance Hub, progetto vincitore del Bando abitante – Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze. Insieme con la Lolli danzano Sophie Claire Annen e Vittoria Caneva.
La coreografa presenta così lo spettacolo: «Eufemia, dal greco, colei che parla bene, o colei di cui si parla bene, è una creazione per tre giovani donne e una macchina da scrivere. Sulla scena, una visione non romantica del romanticismo e una nostalgia di epoche mai vissute si incontrano. Le interpreti, arredando le stanze di un mondo utopico, costruiscono tra astratto e concreto una dimensione in cui tutto diventa sia soggetto che cornice. Coltivano un “imperfezionismo” privo di approssimazioni, che apre a nuove possibili vedute e sviste. Eufemia: celeste, lunatica, eloquente, intima, sofisticata, leggera. È tutto quello che decidi che sia».
Il Cortile Teatro Festival, che quest’anno ha per sottotitolo “Forma e sostanza”, nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura, direttore artistico, e Giuseppe Giamboi. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival con la collaborazione del ristorante ‘A Cucchiara, di Nutrimenti Terrestri, della Multisala Iris, del Lido Horcynus Orca e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e di Caronte-Tourist.
Il Festival aderisce ad Arcipelago, la rete di Festival Siciliani.
Grafica di Riccardo Bonaventura.