In un momento storico in cui non si parla che di Covid, mentre le altre patologie sembrano esser scomparse, il presidente nazionale della SIMDO, (Società italiana metabolismo e diabete) oltre che responsabile del Covid hospital di Partinico Vincenzo Provenzano denuncia, attraverso un report, la disparità di accesso alle cure e sollecita l’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico, nonché la priorità per le vaccinazioni.
«È confermato dai numeri – dichiara il Dott. Provenzano – che tanti italiani hanno smesso di curarsi. Tra la crisi economica, la paura di accedere alle strutture ospedaliere per il rischio di contagio e la necessaria distrazione degli operatori della Sanità nei reparti Covid, le altre patologie vengono trascurate. Questo non fa che aggravare il rischio di morire per aver contratto il virus.
Bisogna intervenire tempestivamente, vaccinando prima i pazienti a rischio e in particolare quelli affetti da diabete».
Da marzo scorso la continuità terapeutica di rilevanti malattie croniche è stata messa sotto assedio dal Coronavirus-2. Nello specifico, l’impiego di alcune terapie farmacologiche, sia di quelle di patologie asintomatiche o di terapie preventive, si è ridotto bruscamente. E dopo la fine del primo lockdown non ci sono stati segni di ripresa, ne cambi di rotta. Tutto è rimasto come in un limbo, in attesa di chissà cosa.
Le attività ospedaliere da gennaio a giugno 2020 si sono ridotte del 40% rispetto all’anno precedente. In pratica 309 mila ricoveri in meno a livello nazionale. A ciò va sommata la riduzione del numero di ricette per prestazioni specialistiche. Secondo il report Simdo dai dati della Ragioneria generale della Stato sulla spesa sanitaria 2020, nei tre mesi da marzo a maggio dell’anno scorso si è registrato un meno 58%, con picchi anche del 70%.