Ambasciatore della necessità e insieme dell’opportunità di trasformazione che il nostro tempo esprime, il tarassaco è metafora di resilienza, del naturale e circolare flusso della vita, ma anche un segnale in direzione della ripresa sostenibile: evolvere per vivere meglio, in armonia con i ritmi della natura, nel rispetto dell’ambiente e della terra.
Tramanda la mitologia greca che la dea Ecate avesse prescritto a Teseo di cibarsi per 30 giorni consecutivi del Dente di Leone, così da diventare abbastanza forte prima di affrontare il Minotauro. E nella corolla dei soffioni – sostengono leggende celtiche e irlandesi – potrebbero aver trovato rifugio fate, gnomi, elfi e molte altre creature magiche, mimetizzando le loro vesti in quella nuvola soffice e volatile. Nella fioritura del Tarassaco, che tramuta i suoi petali gialli in lievi frutti di colore bianco, è racchiusa una “formula” universale di cura e resilienza, affidata anche al suo nome: tarakè, turbamento, che si combina ad àkos, rimedio.
La “metamorfosi del Tarassaco” è affascinante metafora del naturale e circolare flusso della vita: mutare, evolvere, per vivere meglio, affrontando l’imprevedibilità degli eventi. Per questo è proprio al Tarassaco – ma anche soffione, o dente di leone, a testimonianza della multiforme identità di questo fiore speciale – che Taobuk 2021 affida il ruolo di “ambasciatore visivo” della sua 11^ edizione dedicata appunto al tema “Metamorfosi”.