Con le prime riaperture ecco il Taormina Film Festival, 67ma edizione, che andrà in scena dal 27 giungo al 3 luglio
Con le prime riaperture ecco un grande ritorno: quello del Taormina Film Festival, giunto quest’anno alla sua 67ma edizione, che andrà in scena dal 27 giungo al 3 luglio.
Nel programma 2021 numerose sorprese in serbo sveleranno allo spettatore tutta la magia del cinema con sei opere prime e seconde in concorso e sei grandi premiére nazionali ed internazionali presentate nello splendido scenario del Teatro Antico.
Prepariamoci dunque a farci conquistare dalle emozioni, a cominciare da quelle suscitate dalla seducente copertina di presentazione del Festival, in cui una delle scene più iconiche del cinema, come quella del Bacio nella risacca , in cui Burt Lancaster e Deborah Kerr, protagonisti nel film vincitore di Fred Zinnemann Da qui all’eternità(1953) si baciano sulla battigia, viene riproposta per indicare un sano ritorno alla libertà di cui tutti abbiamo bisogno e per la quale la Settima Arte è la massima espressione.
Dando spazio a diversi stili e linguaggi, la Direzione Artistica costituita quest’anno da Francesco Alò, Federico Pontiggia e Alessandra De Luca, ha assortito l’offerta con generi che vanno dal family all’horror, dalla dark commedy al drama, dall’animazione all’arthouse.
Ma la 67ma edizione si tinge anche di rosa: al riguardo è degno di nota l‘esordio dietro la macchina da presa di Michela Cescon con il suo Occhi blu, a cui si aggiungono le novità di Honeymood dell’israeliana Tanya Lavie e Fractal dell’iraniana Rezvan Pakpour.
Per quanto concerne il cinema nazionale ecco alcune proposte che vanno dalla commedia movie Boys di Davide Ferrario all’ angosciante distopia de La terra dei figli di Claudio Cupellini, ed ancora l’emozionante Atlas di Niccolò Castelli e l’innovativo horror A classic horror story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli che segnala il debutto di Netflix al Tao Festival.
Allargando lo sguardo alle produzioni europee la Germania è presente con Next Door dell’attore Daniel Brühl alla sua prima da regista, mentre La signora delle rose (La fine fleur) di Pierre Pinot è in concorso per i cugini francesi. E poi il segmento extra-europeo con il cinese Long Day di Yumo Luo.
“Non manca il family con Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga, e poi la black Woodstock di Summer of Soul, ovvero l’iconico concerto all’Harlem Cultural Festival del 1969 con B.B. King, Nina Simone, Stevie Wonder recuperato ed esaltato dal regista Ahmir “Questlove” Thompson con un inedito accesso al materiale d’archivio, che invita a una riflessione sulla questione razziale negli Stati Uniti”.
Infine degni di nota gli incontri con due grandi registi del calibro di Giuseppe Tornatore e Ferzan Ozpetek. Mentre per il primo si tratterà di un ritorno giocando in casa nella sua Sicilia, il secondo condividerà con il pubblico aneddoti e riflessione della sua carriera nel ventennale de Le fate ignoranti.