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Con Paolo Fresu si concretizza la “Bellezza” in arabo Jamal

Paolo Fresu
20 anni fa Paolo Fresu festeggiò con un concerto la nascita del Parco Horcynus Orca, oggi torna a suonare per il Festival

Ieri sera al Palacultura Antonello, all’interno della programma del’Horcynus Festival 2021, il PAOLO FRESU TRIO con “Tempo di Chet”, un concerto dedicato al grande Chet Baker, con Paolo Fresu alla tromba, flicorno, effetti – Dino Rubino (laureato a Messina) al piano e flicorno e Marco Bardoscia al contrabbasso.

 

 

Un trio inedito che si confronta con le reciproche esperienze dirette e con i diversi stili che caratterizzano i singoli musicisti; diversi ma perfettamente assimilabili e complementari. Un dialogo a tre voci raffinato, di grande impatto emotivo e intellettivo che si compone del suono caldo e corposo e della mente vivida e creativa di Paolo Fresu, delle linee potenti e coinvolgenti del contrabbasso di Bardoscia e del pianismo elegante e vibrante di Rubino.

 

 

Nella serata a Paolo Fresu è stato assegnato il Premio Horcynus Orca 2021 per la sua grande carriera musicale e per una sensibilità sempre attenta al cambiamento, alle metamorfosi, alla promozione della propria idea di bellezza.

“Circa venti anni fa, Fresu festeggiò con un suo concerto al Teatro Savio la nascita imminente del Parco Horcynus Orca – spiegano Giacomo Farina e Luigi Polimeni, direttori artistici della sezione “Musica Nomade” del Festival – Oggi torna a suonare per il Festival con un concerto ispirato al jazzista Chet Baker.“

Significativa la dedica del bis al giudice  Borsellino come, con un commovente ricordo personale, ha voluto sottolineare il pianista Dino Rubino.

La serata è stata molto apprezzata dal numeroso pubblico presente

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