Un grande spettacolo, col tutto esaurito al Palacultura Antonello per il concerto del Paolo Fresu Trio (Fresu in trio con Marco Bardoscia e Dino Rubino), ha inaugurato ieri sera l’Horcynus Festival 2021(VEDI servizio)
Alle 21 in programma la proiezione di THE ROSSELLINIS (2020, 98’) di Alessandro Rossellini, primo nipote di Robertoedi che in questa diciannovesima edizione vuole celebrare la Bellezza, in arabo JAMAL nel ventennale della Fondazione Horcynus Orca e per i primi dieci anni di vita della Fondazione di Comunità di Messina.
Era stato lo stesso Fresu a tenere a battesimo con un suo concerto la nascita della Fondazione vent’anni fa: un eccellente ritorno segnato da uno strepitoso successo di pubblico e dall’assegnazione al noto musicista jazz del Premio Horcynus Orca “con profonda stima e amicizia” e le seguenti motivazioni: “A Paolo Fresu, musicista, poeta e scrittore di straordinaria sensibilità e umanità. Il suono della sua tromba narra di una ricerca musicale raffinata e di una profondità di pensiero che va oltre la musica, manifestando una grande generosità e una inesauribile passione verso ogni tipo di umanità. Il Premio esprime vicinanza e condivisione rispetto all’idea che la “bellezza” sia un’armonia relazionale e dinamica capace di generare liberazione ed esperienze educative che allargano le opportunità, gli orizzonti e gli immaginari di ogni essere umano. Con gratitudine per aver accompagnato negli anni il laboratorio creativo di “bellezza” e “liberazione” dell’associazione “La Ragnatela” di Messina e per essere stato il primo testimonial del Parco Horcynus Orca sin dalla sua nascita 20 anni fa”.
Nel pomeriggio si è tenuta anche la presentazione del libro La storia del jazz in 50 ritratti che Paolo Fresu ha scritto a quattro mani con Vittorio Albani, un volume edito da Centauria Edizioni. L’evento si è svolto nella Chiesa di Santa Maria Alemanna, a cura de La Feltrinelli Messina e di Enrico Vita.