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Innovazione e autismo: progetto Interpares

Al CNR
stimolerà la cultura dell’accoglienza, dell'integrazione e la possibilità di effettuare esperienze lavorative in strutture, negozi e luoghi pubblici Autism Friendly

Innovazione e autismo: progetto Interpares all’Irib Cnr di Messina, primo in Italia ad utilizzare app con realtà aumentata e virtuale per aiutare i ragazzi con intelligenza speciale a riconoscere oggetti e situazioni favorendo l’inclusione sociale, anche nel lavoro.

Inoltre robot sociali all’avanguardia e giochi educativi interattivi digitali per aiutare nell’apprendimento formativo.

 

 

“Siamo veramente entusiasti, con questo progetto, unico in Italia, riusciremo a potenziare le politiche di inclusione sociale per i ragazzi con condizione autistica grazie al supporto di tecnologie all’avanguardia, fondamentali per aiutarli ad in differenti situazioni quotidiane: durante l’apprendistato di lavoro, come in altri ambiti sociali. Tutto questo grazie a metodologie innovative, adattate al profilo individuale della persona con intelligenza speciale, installate e implementate su ambienti tecnologici e nuovi dispositivi smart di tele-monitoraggio, con interfacce app di comunicazione basate su Internet of Things (IoT) e assistenza virtuale. Ogni giovane sarà così guidato, tramite un cellulare o tablet dotato di queste applicazioni, ad utilizzare i comportamenti più consoni in ogni azione. Il dispositivo riconoscerà gli oggetti che avranno applicato un particolare codice, e spiegherà loro come utilizzarli in diversi contesti. Un supporto costante alle decisioni del ragazzo, garantendo, allo stesso tempo, una formazione continua e aggiornata”.

 

 

Lo ha affermato durante una conferenza stampa Giovanni Pioggia, responsabile dell’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (Irib) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), nella sede del Centro di Mortelle a Messina, presentando il progetto di ricerca Interpares (Inclusione, Tecnologie e Rete: fra Ricerca, E -Health e Sociale), fortemente voluto dal Comune di Messina e finanziato con fondi europei. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco di Messina e assessore alla programmazione dei Fondi Europei Carlotta Previti, l’assessore comunale ai servizi sociali Alessandra Calafiore, il presidente della soc.coop. sociale ‘Audacia’ Carmelo Caporlingua, il responsabile dell’associazione ‘La Linea Curva Persone ed Autismo’ Luca Donato, la ricercatrice e psicologa dell’Irib Cnr Flavia Marino, la ricercatrice di Neuropsichiatra infantile dell’Irib Cnr, Liliana Ruta, il presidente dell’associazione Ulisse, Carmelo Cutrufello.

 

“Inoltre – ha continuato Pioggia – sarà adottata una nuova strategia formativa, sociale e lavorativa dei giovani con condizione autistica. Considerate che le compromissioni associate a questo disturbo rendono molto difficile individuare opportunità professionali e mantenerle nel tempo, il progetto costruirà un modello specifico per le scuole per permettere il giusto orientamento tra i cicli di istruzione, e realizzerà un uno metodo che sostenga gli istituti e la comunità locale in processi virtuosi per sperimentare inserimenti lavorativi reali”. “Interpares – ha evidenziato poi anche il vicesindaco Carlotta Previti – stimolerà la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e la possibilità di effettuare esperienze lavorative coordinando l’organizzazione di una rete di strutture, negozi e luoghi pubblici Autism Friendly, nei villaggi Ganzirri e Torre Faro, considerando come anche gli stessi cittadini vadano resi competenti, preparati e inclusivi per sapere fornire risposte alle istanze dei ragazzi e delle loro famiglie”.

 

 

D’accordo anche l’assessore comunale ai servizi sociali Alessandra Calafiore che ha ribadito: “Tra le prerogative del progetto c’è quella di realizzare interventi di sensibilizzazione della popolazione relativamente all’importanza di promuovere il benessere dei ragazzi con intelligenza speciale e il rispetto della dignità e della piena inclusione. Un progetto molto interessante e avveniristico al quale abbiamo puntato da subito come amministrazione”. “Inoltre – ha dichiarato la ricercatrice e psicologa Flavia Marino – ci saranno anche percorsi di apprendimento per i più piccoli e gli adolescenti che si svolgeranno in ambienti eco-relazionali ad alta tecnologia sperimentale, denominati HomeLab. Questi spazi contengono diversi supporti: telecamere ed algoritmi per l’analisi del movimento e delle performance di interazione sociale, sistemi di acquisizione audio per l’analisi del contenuto frequenziale della voce, giochi educativi interattivi con caratteristiche di realtà virtuale e soprattutto robot sociali e piattaforme di tele-monitoraggio e teleabilitazione”. “Nel progetto – ha spiegato poi Liliana Ruta – non sono saranno coinvolti solo bambini, ragazzi e adulti con condizione autistica, ma anche le famiglie che saranno supportate in percorsi psicologici e piscoterapici”.

“Previsti anche laboratori manuali e didattici – ha sottolineato Carmelo Caporlingua delle soc.coop sociale Audacia – per sviluppare alcune abilità cognitive: problem solving, flessibilità cognitiva, attenzione e funzioni esecutive, memoria di lavoro e apprendimento; oltre competenze quali dominio del comportamento con riferimento ai atteggiamenti oppositivi e disfunzionali e al rispetto delle regole sociali”.

Molto entusiasta anche Luca Donato, che guida l’associazione La Linea Curva Persone ed Autismo e afferma: “Questo progetto è punto fermo che ci restituisce, dopo anni di dibattiti e di lotte, una speranza. Interpares in tutta la sua articolata complessità, rappresenta per noi familiari la possibilità di sperimentare a Messina un modello innovativo, un’attività compartecipata che ci ha visto partner della progettazione e che ci vedrà collaboratori e fruitori della sua realizzazione”.

Carmelo Cutrufello dell’associazione Ulisse ha incentrato il suo intervento sulla diffusione della cultura delle buone pratiche nei ragazzi con condizione autistica attraverso, anche, la realizzazione di lab formativi e la creazione di un rapporto proficuo e sinergico con le aziende del territorio, in modo da favorire l’acquisizione di skills e abilities utili all’inserimento lavorativo. I giovani del progetto Inter Pares saranno, quindi, protagonisti di un percorso finalizzato a una maggiore crescita della loro autonomia personale e sociale”.

Fondamentale, per la buona riuscita di Interpares il coinvolgimento degli enti, delle famiglie e delle associazioni partner del progetto, tra questi, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la soc.coop. Sociale ‘Audacia’, l’associazione ‘Ulisse’, l’associazione ‘La Linea Curva – Persone ed Autismo’, l’associazione ‘Il Volo’, l’associazione ‘Nati per la Vita’, ‘Over the Rainbow’ Soc. Coop. Sociale, l’associazione ‘Bambini Speciali’, l’associazione ‘Possiamo Farcela’.




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