Non solo covid: da oggi gli otto hub della provincia di Messina diventano “Città dei vaccini”.
La “rivoluzione” è stata illustrata questa mattina dai commissari dell’Ufficio emergenza covid Alberto Firenze e dell’Asp Messina Bernardo Alagna, e dal direttore dell’UOC SPEM (Unità Opertativa complessa Servizio Prevenzione Epidemiologia Medicina preventiva) Salvatore Sidoti. Nelle strutture si effettueranno le tipologie di vaccino previste dal calendario vaccinale per i soggetti al di sopra dei 5 anni.
Oltre l’Hub della Fiera di Messina sono sette le strutture in tutta la provincia che saranno convertire in “città vaccinali”. Si tratta dei centri vaccinali di Letojanni, Milazzo Parco Corolla, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti, Sant’Agata di Militello, Mistretta, Lipari/Isole Eolie.
Colmare un gap culturale sulle vaccinazioni
La riconversione degli hub covid nasce dall’esigenza di colmare un gap formativo, informativo e culturale sulla vaccinazione a 360 gradi. Una decisione prese anche alla luce dei numeri dei contagi di malattie per le quali sono previsti i vaccini e che, quindi, non dovrebbero essere preoccupanti. Ma, come ha sottolineato Sidoti, cominciano a destare qualche perplessità. L’attenzione è rivolta soprattutto ai richiami dopo i cinque anni.
“Un’occasione per valorizzare il concetto di prevenzione primaria – ha detto Firenze – in tutti i distretti sanitari dell’area metropolitana di Messina favorendo l’integrazione tra vaccinazione LEA (livelli essenziali di assistenza) e vaccinazione anti – covid”.
“L’ASP condivide pienamente questa iniziativa – ha aggiunto Alagna -. Si utilizza l’onda lunga dell’emergenza covid e la maturità culturale dei cittadini nei confronti dei vaccini per aumentare le percentuali, a volte basse, registrate nelle prevenzione di alcune patologie”.
La “Città dei vaccini” resterà attiva a prescindere dalla sua ubicazione. Il 30 giugno scade la concessione dell’area della Fiera, che potrebbe essere prorogata fino a dicembre. In caso contrario sarà subito individuata una struttura alternativa. Si pensa già al Mandalari.
La “chiamata attiva”
Prevista anche la cosiddetta “chiamata attiva”, il servizio rivolto ai cittadini per sollecitare e ricordare le vaccinazioni.
Difterite, tetano, polio, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, varicella, meningococco B, meningococco tetravalente, HPV sono le somministrazioni previste per le quali partiranno chiamate attive. Questo compito sarà affidato a un team specializzato, che contatterà tutta la popolazione interessata con l’obiettivo del massimo coinvolgimento.
Sarà avviata anche una piattaforma per agevolare le prenotazioni all’utenza, che potrà poi recarsi negli hub Fiera di Messina e negli altri sette dislocati in provincia () per ricevere il vaccino.