“Franco sarà un grande sindaco. Abbiamo una coalizione larga e un candidato che conosce la sua città, che ha una dimensione regionale e nazionale. E a Messina servono questi collegamenti”.
Parole del segretario nazionale del Partito democratico , Enrico Letta, ieri a Messina a sostegno del candidato del Centrosinistra, Franco De Domenico.
In una Piazza Casa Pia che ha lasciato pochi spazi vuoti, si è tenuta ieri la vera presentazione della candidatura di Franco De Domenico. Un evento durante il quale hanno preso la parola, oltre, Letta, due dei maggiori sostenitori dell’esponente del Pd: il parlamentare nazionale Pietro Navarra e il segretario regionale Anthony Barbagallo.
Navarra: “Una candidatura autenticamente messinese”
“I nostri candidati sono persone vere – ha detto Navarra -in liste forti. Ne abbiamo quattro, non otto o nove. Ma negli ultimi quindici anni a Messina il numero di liste non ha mai determinatola vittoria alle elezioni amministrative. Anzi, è accaduto l’esatto contrario. A determinare il risultato è la qualità del candidati e la loro convinta adesione a un progetto politico”.
Navarra ha poi citato due parole care a Letta per descrivere questo progetto: libertà e sicurezza. “Libertà dall’odio, dagli insulti, dalla paura, dagli imbrigli, dalle bugie di questi quattro anni – ha attaccato – e una città sicura che vuol dire anche garantire formazione, salute, lavoro. Ed ha incalzato: “Sosterrò il candidato che tutti dovrebbero votare perchè la sua candidatura è autenticamente messinese e nasce per ridare centralità alla nostra città. Non è così per gli altri due principali concorrenti”.
Barbagallo: “Possiamo scrivere una storia diversa”
Come raccontano le cronache, il segretario regionale Anthony Barbagallo ha avuto un ruolo fondamentale nella scelta di De Domenico come candidato: “Lavorando fianco e fianco all’Ars – ha detto – ho scoperto una persona di straordinaria capacità e competenza nell’affrontare le questioni amministrative. Ci sono tutte le carte in regole per scrivere una storia diversa in questa città e in questa regione”.
Letta: “Dalla Sicilia un grande messaggio per l’unità dei progressisti”
La parola “coalizione” è rimbalzata in tutti gli interventi. Ma è proprio Enrico Letta a chiarirne l’importanza in un’ottica più ampia. “Le liste che sostengono Franco a Messina – ha chiarito – sono le stesse che sosterranno il candidato alla presidenza della Regione. Io ci sono, noi ci siamo. L’impegno di oggi è la prima tappa di avvicinamento a quella fondamentale delle regionali in autunno. Dalla Sicilia viene e verrà un grande messaggio di unità dei progressisti”.
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Letta non ha celato sua insofferenza per le alleanze forzate nel Governo nazionale: “Deve essere chiaro – ha precisato – che siamo in una maggioranza unica e irripetibile. Non andremo mai più al governo con le destre”. Da queste elezioni, fa capire Letta deve arrivare un messaggio di rottura. Il contrario, cioè una vittoria della Destra o di un candidato sostenuto dalle Lega, “sarebbe il messaggio peggiore”.
De Domenico: “Noi siamo una coalizione, gli altri un’accozzaglia di interessi”
A chiudere la manifestazione è stato proprio Franco De Domenico, tornato in piazza dopo una settimana. La negativizzazione dal Covid, arrivata ieri, ha evitato di rovinargli la festa. “Oggi è importante metterci la faccia – ha detto – perchè noi questa città la vogliamo cambiare. Vogliamo guardare al futuro”.
De Domenico ha elencato i punti principali del programma: il lavoro, quello autentico, per evitare le disuguaglianze sociali; lo sviluppo, per fare in modo che Messina non sia più solo città di transito; la valorizzazione delle periferie, per evitare un altro “caso” Montemare; i servizi sociali, con un rafforzamento degli operatori per un’assistenza adeguata; il potenziamento tecnologico, per una città “smart”.
“Noi siamo diversi – ha rincarato – siamo una coalizione politica, nata attorno ad un progetto. Gli altri sono un’accozzaglia di interessi”.
E poi l’appello: “Vi chiedo lo sforzo dell’ultimo miglio. Siamo come la pallina su un piano inclinato. Abbiamo raggiunto gli altri ora non ci resta che sorpassarli”. E chiude citando Gianrico Carofiglio: “Non guardatevi indietro, ci siete già stati”.