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Amministrative, Amendola: “Quella del Pnrr è un’occasione irripetibile, ma servono amministratori all’altezza”

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Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio oggi a Messina insieme al deputato del Pd Piero De Luca, per parlare della grande opportunità dei finanziamenti per l'area dello Stretto

“Abbiamo avviato una progettazione grazie ai fondi europei che porterà sullo Stretto 500 milioni di euro. E’ una grande opportunità. E’ necessario programmare bene, essere veloci nell’esecuzione e avere una classe dirigente all’altezza di questa sfida”.

Quasi un monito quello del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vincenzo Amendola, oggi a Messina per sostenere il candidato del Centrosinistra, Franco De Domenico. Con lui anche il capogruppo del PD della Commissione parlamentare per le Politiche dell’Ue, Piero De Luca. Insieme a De Domenico, al parlamentare Pietro Navarra, al segretario regionale Anthony Barbagallo e alla vicesindaca designata Valentina Zafarana Amendola e De Luca si sono confrontati con i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto: il Presidente Mario Mega, il Comitato di Gestione e l’Organismo di Partenariato.

Pnrr, Zes, Area dello Stretto, attraversamento (in maniera più marginale il ponte), i principali temi affrontati.

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Confronto con l’autorità di sistema: Pnrr, Zes e deposito GNL

Il presidente dell’Autorità di sistema, Mario Mega, ha sottolineato quanto in passato sia stato fatto poco per l’ accoglienza passeggeri della navi da crociera, deficit a cui si sta ponendo rimedio. Messina è città di grandi numeri in tema di crocierismo, ma spesso è solo bypassata dai turisti, che preferiscono altre mete vicine. Passando dal Pnrr agli investimenti in campo energetico, sotto i riflettori è finito anche il progetto del deposito di gas naturale liquido (GNL), “contestato”, come ha detto Mega, praticamente da tutti i candidati. Oggetto della discordia è la presenta area di realizzazione (al momento solo individuata) a Pistunina. ” Gli svantaggi in sede progettuale si possono sistemare – ha spiegato il presidente – ma qui parliamo di un investimento sui 90 milioni di euro, in parte con finanziamento pubblico. Andrebbe sostenuto, anche tenuto conto delle difficoltà energetiche che stiamo vivendo”. C’è già una proposta, ed è di quelle che pesano, perchè arriva dalla Edison.

De Luca: “Creare le condizioni per bloccare spopolamento e disinvestimenti al Sud”

Il deputato, Piero De Luca è entrato nel dettaglio della progettazione con in fondi europei. “Abbiamo oltre 300 miliardi di risorse per i prossimi anni come sistema paese – ha detto – solo 200 con il Pnrr. Siamo riusciti a tenere la barra dritta sui tavoli di Bruxelles in un momento difficile. Abbiamo ritenuto essenziale rivolgerci soprattutto al Mezzogiorno. Adesso – ha proseguito, c’è un obiettivo da raggiungere, e deve essere raggiunto: concretizzare queste risorse. E per farlo c’è bisogno di sindaci preparati e compenti. Ci sono opere da realizzare nell’ambito dei cicli energetici, della digitalizzazione, delle infrastrutture, dei rifiuti. Pnrr deve creare le condizioni per invertire le attuali tendenze negative del Mezzogiorno, soprattutto spopolamento e disinvestimenti.  Abbiamo bisogno di reti per lo sviluppo, non di conflitti e contrasti”.

61 milioni di euro per le Zes della Sicilia orientale

Anche De Luca ha sottolineato l’importanza delle Zes, le zone economiche speciali. “La norma sulle Zes va ulteriormente rafforzata – ha ribadito – sia dal punto di vista della perimetrazione, ma anche nella divulgazione sulle grandi possibilità che offrono. Pensiamo ai vantaggi fiscali per le aziende. Con la clausola, proprio per favorire lo sviluppo di queste aree, restino in quel sito per dieci anni e mantengano i livelli occupazionali”.

“La Sicilia orientale può contare su 61 milioni di euro: è un’opportunità irripetibile, una grande occasione di lavoro soprattutto per i giovani. Questa dello Stretto è l’area su cui puntare di più. Sarebbe un delitto – ha concluso – non approfittarne”.

“Il quadro che è venuto fuori dagli incontri di oggi – ha commentato Franco De Domenico – è l’ulteriore conferma di quanto, in questo momento storico, il dialogo tra istituzioni assuma una valenza basilare. Nel recente passato questa mancanza di rapporti ci è costata pesantemente in termini di mancate opportunità di sviluppo”.

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