Il candidato del centrodestra Maurizio Croce continua con la presentazione della sua squadra e con la sua «operazione verità» sull’attività della precedente amministrazione. Si è parlato di “Sport negato” nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato presentato Antonio Barbera, assessore designato allo sport.
«Per lo sport – ha detto Maurizio Croce – ho pensato a una figura che mi dava l’impressione di essere genuina, competente, con uno stile impeccabile e con quel profilo che è il profilo che intendo dare alla città e che mi appartiene: pacato, equilibrato sobrio, in cui viene messo davanti a tutto il bene della città come priorità assoluta. Antonio è una persona splendida con tutti i requisiti per fare bene. Una persona di cui questa città ha bisogno per rilanciare uno dei settori più penalizzati».
Barbera: «Una città non può dirsi virtuosa se non si occupa di sport»
«Messina – ha detto l’assessore designato allo sport – è la città in cui sono nato e cresciuto. È la città che amo e in cui vorrei che i giovani tornassero. Vorrei che questa città diventasse esempio di produttività, socialità e serenità, una città di sport. Parliamo di sport perché Croce vuole che lo sport sia al centro dell’attività amministrativa. Una città non può dirsi virtuosa se non si occupa di sport».
Una visione di sport inclusivo, che permetta di sviluppare la «dimensione psichica e le relazioni sociali», alla portata di tutti: «Quello che deve fare la politica – ha detto Antonio Barbera – è mettersi al servizio dello sport, che deve dare a tutti la possibilità di sentirsi uguali, anche chi ha disabilità. La gioia di un atleta disabile è una gioia che tocca i nostri cuori. Lo sport è amore, vita e anche lavoro, perché dà lavoro a tantissime persone».
«Lo sport negato»
«Abbiamo assistito negli ultimi anni a quella che io definisco la banalizzazione dello sport – ha continuato Barbera – lo vediamo come se fosse un gioco, una competizione, una gara, ma lo sport è di più».
L’assessore designato allo sport del centrodestra ha sottolineato dell’importanza delle manifestazioni sportive, strumento attrattivo di persone e produttività. Ha posto poi l’accento sulle condizioni degli impianti sportivi, elencando alcuni di quelli che «sembrano agibili ma non lo sono: il palazzetto di Mili, il Palarescifina, il palazzetto comunale di Ritiro». Non esula, anche se in parte, lo stadio San Filippo: «È stata data un’agibilità per 7mila posti ma potrebbe contenere 40mila», ha commentato Barbera.
«È inammissibile che le squadre debbano trasferirsi in provincia», ha continuato l’assessore designato riferendosi a squadre come il Sant’Anna. «Possiamo dire al presidente del Sant’Anna che se lui dovesse disputare qualche partita fuori dalla sua città il comune troverà il modo di stargli accanto, il comune non lo abbandonerà».
Dure le critiche di Barbera all’amministrazione De Luca: «È un dato di fatto che ultimi anni 3 anni la precedente amministrazione, tranne un piccolo contributo dato alle associazioni sportive che ne hanno fatto richiesta, non abbia fatto niente. Mi sembra un po’ poco. Le risorse di bilancio per lo sport erano zero».
«Negli ultimi dieci anni – ha continuato Barbera – l’assessorato alla Regione Siciliana ha messo a disposizione 150 milioni di euro per la realizzazione o l’ammodernamento degli impianti. Sapete quanti progetti sono arrivati da Messina? Zero. C’erano anche i fondi per la progettazione, quindi non a carico del comune. Non si parla di una visione miope ma di un’assenza totale di visione. Quando facevano le giunte hanno mai scritto il tema sport? Io penso di no. Dobbiamo guardare avanti».
“Guardando avanti”, nella visione di Barbera c’è un bando unico per il San Filippo e il Palarescifina per attrarre gli investitori ma non prima di aver ammodernato e reso agibili gli impianti di tutti i palazzetti dello sport.
Nei progetti dell’assessore designato anche «un cortile per ogni quartiere. In ogni quartiere ci deve essere quello che era per noi una volta il cortile, dotato di campetto da calcio, canestro, rete da pallavolo, così che le persone possano fare sport senza la necessità di essere iscritti a nessuna associazione sportiva».
«Io credo che questa città debba osare di più – ha commentato il candidato di centrodestra Maurizio Croce – ci sono imprenditori al nord che si vogliono interessare a questa città. Faccio una promessa: riportare i gruppi imprenditoriali del nord qui e riportare i fasti di tanti anni fa. Rispetto alla stanchezza e alla rassegnazione di dieci anni fa in cui si è scelto di votare l’antisistema, il movimento di pancia, io voglio credere che i messinesi domenica prossima abbandonino la rassegnazione e la stanchezza e abbiano davvero voglia di ricominciare a sognare come ce l’abbiamo noi».