“Come in ogni campagna elettorale degli ultimi vent’anni arriva l’immancabile grido di allarme sulle condizioni degli impianti sportivi. L’accusa lanciata da Croce e Barbera junior all’amministrazione De Luca di essere stata la peggiore degli ultimi decenni, oltre ad essere infondata e ingenerosa, si caratterizza però per l’esigenza di salvare la faccia ai vari Buzzanca, Genovese e magari anche a quel Barbera senior padre di Antonio che fu assessore allo sport del Sindaco Leonardi proprio vent’anni fa. Ed è forse superfluo sottolineare che – al di là delle buone intenzioni e di qualche risultato – nessuna di queste amministrazioni viene oggi rimpianta dal mondo sportivo.
Intendiamoci, nessuno di noi ha mai inteso nascondere i problemi del settore, specie quello della gestione di impianti di medie e grandi dimensioni, in una città ricca di realtà sportive, ma povera di finanziatori e sponsor. Problemi che vanno fatti risalire molto indietro nel tempo e che la recente crisi economica sta aggravando.
Dispiace quindi che si ricorra a questi mezzucci, dopo tre anni di lavoro che nemmeno il Covid ha interrotto, per porre rimedio a criticità che non sono certamente nate negli ultimi tempi.
Per ridare dignità allo sport abbiamo cominciato dai fondamentali: creare un sistema di assegnazione degli spazi negli impianti comunali finalizzato ad impedire che qualche consigliere comunale potesse esercitare pressioni su dirigenti ed addetti ai lavori per favorire una società a discapito di altre, com’è purtroppo avvenuto – e documentato in atti giudiziari – fino a giugno 2018.
È stato avviato un programma di esternalizzazione della gestione degli impianti comunali che sta andando avanti coinvolgendo le società sportive più attrezzate e desiderose di collaborare.
Sono stati avviati o conclusi interventi in vari impianti cittadini (dalla piscina di Villa Dante al PalaTracuzzi, al campo di rugby di Sperone, al PalaMili fino ai piccoli impianti di quartiere).
Sono stati già spesi oltre 500 mila euro per ammodernare lo stadio Scoglio e consentire all’ACR Messina di disputare il campionato di Lega Pro ed altrettanti ne sono stati stanziati per ottenere l’agibilità per 39.000 spettatori.
Sono stati reperiti circa sei milioni di euro finanziamenti. Soldi veri, che non creano indebitamento, a differenza dei fondi che mette a disposizione la Regione – a cui fa riferimento il Barbera junior – che sono invece finalizzati a coprire solo il costo degli interessi.
Sono stati anni difficili, per problemi di bilancio e per le ulteriori difficoltà create da quella pandemia che ipocritamente qualcuno finge di dimenticare.
Molte associazioni sportive hanno però mostrato di apprezzare i nostri sforzi e la nostra vicinanza durante la crisi pandemica. E la candidatura nelle nostre liste di numerosi esponenti del mondo sportivo ne è una oggettiva dimostrazione.
Per il futuro abbiamo programmi di rilancio per tutto il settore che nascono proprio da una piena condivisione con autorevoli esponenti del mondo sportivo cittadino.
Lo sa bene Croce che ha attinto a piene mani dal nostro programma con una operazione di “copia – incolla” la cui prova è documentale.
Ben venga comunque la condivisione degli obiettivi, perché lo sport è di tutti e non di una sola parte politica. Ci risparmino, però, le critiche strumentali, perché sulle tematiche dello sport e dell’impiantistica sportiva nel centrodestra, così come nel centrosinistra, non ci sono certo dei fenomeni!
Un’ultima considerazione: le tribolazioni della società Akademia neo promossa nel campionato di A2 di volley femminile, mi addolorano. E colgo l’occasione per dare una notizia: la società di volley maschile di Letojanni neo promossa in A3 ha chiesto di potersi trasferire a Messina per disputare il prossimo campionato. Non resta che augurarsi che questa città possa avere già la settimana prossima un’Amministrazione in carica per spingere gli uffici a fare quei piccoli interventi necessari per avere non una ma due società di volley in serie A.”