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La festa di Basile a Piazza Duomo

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E il nuovo sindaco lancia De Luca alle regionali

Ha voluto attendere fino alle 22 Federico Basile per rilasciare la sua prima intervista da sindaco da Messina.

Se è vero che i dati ufficiali vanno a rilento, quel 46% che gli ha consentito di diventare sindaco a primo turno, sembra saldo. Tutti nettamente staccati gli altri: Maurizio Croce con il 27%, Franco De Domenico intorno al 25%, Salvatore Totaro il 2% e Gino Sturniolo 1,4%.

Pochi minuti con i giornalisti, un saluto dal balcone ai sostenitori, che da ore attendavano sotto il Comitato di Via Oratorio San Francesco, e poi, l’incontro con Cateno De Luca. Un abbraccio “privato”, immortalato da un collaboratore, prima della grande festa a Piazza Duomo.

Sopra e sotto il palco, festeggiamenti, canzoni e fuochi d’artificio. Accanto a Basile e De Luca ci sono gli assessori “ereditati” dall’ex sindaco in nome di quella continuità che il neo primo cittadino mette alla base del suo successo. C’è Dino Giarrusso, in collegamento telefonico; c’è il parlamentare della Lega Nino Germanà, che Basile ha ringraziato per aver anteposto Messina a tutto il resto; c’è il deputato all’Ars di Sicilia Vera Danilo Lo Giudice, appena riconfermato sindaco di Santa Teresa Riva.

“Chi mi è portato qui oggi siete voi – ha detto Basile -, siete voi quelli che che con il 46% hanno spiegato ai partiti che politica vera è quella che facciamo noi. Non ve ne rendete conto ma avete fatto un miracolo: avete eletto il sindaco della vostra città a primo turno. Avete scelto di continuare a governare meglio, e lo avete fatto senza se e senza ma. Da domani riparte una macchina che non si è mai fermata. Andremo avanti insieme, come ho sempre fatto”. E poi ha lanciato De Luca nella sua corsa alle regionali: “Questo è il primo punto – ha ribadito – che ci vedrà insieme in autunno per governare la Regione Sicilia e più avanti per arrivare fino a Roma. Questa è la vittoria di chi vuole cambiare la politica”.

Un assist che Cateno De Luca non poteva non raccogliere: “Abbiamo notificato il preavviso di sfratto a Musumeci”, ha detto. Ma il Governatore non è l’unico contro cui ha puntato il dito: “Il tentativo di ammazzarmi in casa lo hanno portato avanti tutti. Adesso qualcuno tenta di candidarmi alla Presidenza della Regione per qualche coalizione. Troppo tardi, ce l’ho già, con Sicilia Vera e qualche amico, vedremo. Da domani non sarà più lo stesso clima. Questa vittoria a primo turno segnerà il passo irreversibile nei confronti della ‘Banda Bassotti’ politica che ci ha governato fino ad ora. Dai noi nessun compromesso al ribasso”.

L’attenzione adesso, si sposta sulle liste, su quel premio di maggioranza che, con quasi il 39% a metà scrutinio, sembra essere davvero vicino.

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