Al momento della proclamazione, questa mattina, il presidente dell’Ufficio centrale, Corrado Bonazinga, ha anche dato lettura della graduatoria ufficiale dei cinque candidati alla carica di Sindaco. Nell’ordine: Federico Basile 44.937 voti, pari al 45,54%; Maurizio Croce 27.416 voti, pari al 27,78%; Franco De Domenico 22.593 voti, pari al 22,90%; Salvatore Totaro 2.129 voti, pari al 2,16%; Luigi Sturniolo Luigi 1.598 voti, pari a 1,62 %. I complessivi voti validi sono stati 98.673.
E questi, al momento, sono gli unici dati certi, e verificati, dello spoglio, che è ancora all’esame dell’Ufficio centrale.
L’attenzione, adesso, si sposta sul Consiglio comunale. E qui, i tempi per la proclamazione degli eletti si allungano. La geografia del consesso, tuttavia, è abbastanza chiara.
Sembra che al sindaco possa andare l’assegnazione del premio di maggioranza, almeno questo sembra essere l’orientamento. Assegnazione è fatta sulle liste che hanno superato la soglia di sbarramento (anche se i legali delle segreterie dei partiti sono già a lavoro).
Ma c’è di più. La stessa circolare regionale citata al momento della proclamazione riporta in tabella uno schema della corretta assegnazione dei seggi relativi al premio di maggioranza da attuare nei consigli comunali; schema da cui risulta che alla coalizione di Basile spettano 20 consiglieri comunali, belle sue tre liste oltre il 5% ( Basile sindaco 11, Con De Luca per Basile sindaco 6 e Prima l’Italia 3) e non 19. A fare la parte del leone sarebbe, quindi la lista Basile sindaco, composta, per la maggior parte, dagli assessori designati che rinuncerebbero al seggio, aprendo le porte del consiglio agli altri candidati.
Gli altri 12 sono ripartiti: 7 fra le tre liste del centrodestra che hanno superato lo sbarramento (probabilmente 3 ciascuno a Sicilia Ora e Fratelli d’Italia e 1 a Forza Italia) e 5 fra le due del centrosinistra (Franco De Domenico Sindaco 3 e Partito democratico 2).
Altro punto da chiarire è quello relativo al seggio che spetta al candidato sindaco che arriva secondo, in questi caso Maurizio Croce. Ma quel seggio va ricavato tra i sette spettanti alle liste della sua coalizione. A perderlo, dovrebbe essere Fratelli d’Italia, che resterebbe con due consiglieri eletti.