L’ appuntamento è per giovedì, alle 10.30, a Palazzo D’Orleans. Sarà allora, davanti alla stampa convocata per l’occasione, che il Presidente della Regione, Nello Musumeci, annuncerà se ricandidarsi o no alla Presidenza della Regione Siciliana.
Fino ad allora non dovrebbero trapelare altre notizie. Ma il condizionale è d’obbligo, considerato che, in queste ore, i commenti non sono mancati e i tentativi dei suoi fedelissimi di non dare nulla per scontato, anche. Anche se quel “toglierò il disturbo” buttato lì, fuori contesto, ieri a Catania durante l’inaugurazione di una mostra su Sant’Agata, sembrerebbe lasciare poco spazio alle interpretazioni. Di certo la notizia ha spiazzato, più nelle modalità che nella sostanza. E le ulteriori 48 ore prese dal Governatore, sembrano il tempo necessario, più che di una riflessione, di un confronto, prima di tutto con Fratelli d’Italia, che sembra non ci sia stato. Sia Giorgia Meloni che Ignazio La Russa, colonnello di FdI in Sicilia, erano all’oscuro.
Il pressing sul Presidente, per desistere dal tentativo di un “Musumeci bis”, non è certo stato sotterraneo all’interno della sua stessa coalizione. Forza Italia, con le chiare esternazioni di Miccichè, su tutti; ma anche la Lega non ha nascosto le sue perplessità.
Chi non ha perso l’occasione per commentare, e dare la sua interpretazione dei fatti, ancora una volta senza mezzi termini, è l’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, candidato di Sicilia Vera alle prossime regionali, ormai in campagna elettorale da mesi.
“Nello Musumeci – ha detto De Luca – oggi tenta di mostrare i muscoli che non ha provando a ricattare la banda bassotti politica. Non ritira la sua candidatura ma si vuole dimettere subito anche da governatore della Sicilia. Ultimo disperato tentativo da parte del presidente che cede al colpo di grazia che il risultato elettorale di Messina gli ha inferto.”
“Lo scorso 15 giugno – afferma l’ex sindaco, andando oltre alle dichiarazioni del Governatore – nel corso di una conferenza stampa che ho convocato a Palermo avevo detto che Musumeci sarebbe stato abbandonato anche da Giorgia Meloni. Una profezia che si è avverata nonostante molti non lo credessero possibile. Oggi, solo e inchiodato alle sue responsabilità, tenta un’ultima forzatura per provare a salvare il banco che però ormai è saltato”. E poi la provocazione: “Sicilia Vera – ha aggiunto De Luca – sostiene Musumeci. Noi siamo per la sua ricandidatura. Non gli consentiremo di fuggire senza aver dato conto del suo fallimento politico ai siciliani. Quest’ultima mossa non fa che confermare quanto sia politicamente vigliacco. Noi vogliamo che Musumeci resti al suo posto fino al 6 novembre e che si presenti al popolo siciliano mostrando cosa ha fatto e cosa soprattutto non ha fatto. Fuggire adesso, caro Nello non ti assolverà dalle tue responsabilità. Noi, conclude De Luca, siamo sempre pronti con la cintura ai fianchi e con le lanterne accese!”.