Sta creando molte polemiche la decisione annunciata dall’Asp di Messina di chiudere il centro vaccinale allestito nei padiglioni della Fiera. La concessione dell’area all’interno della cittadella fieristica scade il 30 giugno, ma era già stata annunciata la possibilità di una proroga di ulteriori sei mesi, anche per la concomitante nascita della “città dei vaccini”.
All’origine della decisioni ci sono gli alti costi per il mantenimento della struttura a fronte di un calo del numero di vaccini, iniziato con la drastica riduzione delle restrizioni. Ma tutto questo avviene proprio nel momento in cui c’è una recrudescenza dei casi covid e gli esperti invitano alla cautela.
Lo stesso Commissario straordinario per l’emergenza, Alberto Firenze, contesta la decisione, ed ha annunciato di aver già chiesto un incontro con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Ma non è il solo.
“Chiudere l’hub vaccinale della Fiera di Messina è la scelta più miope che si possa fare in questo momento”. A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che commenta così l’ipotesi di smantellamento della struttura emergenziale realizzata per la lotta alla pandemia Covid.
“Chi pensa che l’emergenza Coronavirus sia terminata – prosegue – da qualche giorno probabilmente non sta leggendo i giornali o i bollettini che parlano di un rapido aumento dei casi in tutto il Paese e anche il nostro territorio non fa eccezione, con alcuni giorni in cui si è sfiorato anche il dato di mille nuovi positivi in 24 ore. Proprio ora che i contagi aumentano e che, probabilmente, ci sarà necessità di un nuovo ciclo vaccinale per proteggere i cittadini, si smantella quello che si era costruito e che funzionava bene. Tutto questo mentre negli ospedali non vengono più somministrati i vaccini ai soggetti allergici o fragili. Insomma, secondo noi non è proprio questo il momento di abbassare la guardia. Non si può smantellare una struttura che è il riferimento più importante per il territorio».
Alibrandi sottolinea anche come si possa prevedere una emergenza lavorativa. “È chiaro che la chiusura dell’hub inciderà su tutti quei posti di lavoro e quelle professionalità che, in piena emergenza, si è dimostrato sono necessari per la prevenzione e la salute dei cittadini. Vorremmo capire che ne sarà di questi lavoratori”.
I numeri dei contagi in aumento preoccupano molto la Cisl e proprio dell’impatto di un eventuale nuovo incremento dei casi sul mondo del lavoro si discuterà venerdì prossimo, 1 Luglio, nel corso dell’Esecutivo provinciale della Cisl Messina che si terrà a Francavilla di Sicilia, a Palazzo Cagnone, alla presenza del segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio.
Anche il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca, componente della commissione Sanità dell’Ars, si schiera contro la chiusura dell’hub.
“La scelta dei vertici dell’Asp di Messina di chiudere l’hub della Fiera dal primo luglio è incomprensibile”, ha dichiarato.
“L’emergenza sanitaria – sottolinea il deputato pentastellato – non è affatto terminata, come dimostra l’incremento dei casi Covid registrati in tutta la Sicilia, e anche a Messina, nelle ultime settimane” .
“Smobiltare il presidio sanitario, diventato un punto di riferimento per l’intera cittadinanza, è assolutamente inappropriato in un momento così delicato e proprio mentre gli esperti tornano a parlare del rischio di una nuova ondata della pandemia”.
“Mi auguro che i vertici dell’Asp tornino indietro su questa assurda decisione e mantengano operativa la struttura. Se così non sarà – conclude De Luca – scriverò una lettera all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e solleverò il caso in commissione Sanità”.