Enzo Rizzo è un artista concettualmente complesso.
Ha deciso di percorrere la strada della sperimentazione pittorica mettendo dentro le sue conoscenze filosofiche orientali. La sua mostra dal titolo “Metamorfosi dello sguardo“, inaugurata venerdì pomeriggio al Teatro Vittorio Emanuele nell’ambito del progetto “L’Opera al centro”, curata da Giuseppe La Motta, è dedicata alla trasformazione pittorica dell’artista nel corso dei decenni: un viaggio alla scoperta delle suggestioni che hanno definito l’arte di Enzo Rizzo, attraverso il fil rouge della spiritualità.
È, d’altronde, già nella sua formazione iniziale che ritroviamo i dettami della cultura orientale; l’artista appartiene a quella generazione di pittori che viene comunemente definita Siddharta, proprio a sancirne il legame. Non è un caso, allora, che concentri la sua attenzione sulla dialettica spirito-materia, alla costante ricerca dell’Assoluto e del primordiale rapporto uomo-Natura