L’Acr si presenta in casa del Catanzaro consapevole delle difficoltà cui è andato incontro sino ad ora. Relegata in fondo alla classifica, la squadra di Auteri cerca un’impresa proponendo la solita difesa a 4, con le variazioni Ferrini, in sostituzione dello squalificato Filì, e Konate al posto di Angileri.
Partita indirizzata da principio, con i calabresi in attacco a spron battuto: al 2′ è di Konate la chiusura sul cross pericoloso di Situm. Al 9′ è invece Marino a mettere una pezza sul tentativo a volo di Biasci. Cinque minuti più tardi i padroni di casa sbloccano il risultato approfittando di una delle solite distrazioni della retroguardia messinese: anticipo di Konate su un lungo lancio, pallone consegnato a Daga che serve sciaguratamente sui piedi di Vandeputte: facile facile la ribattuta a rete.
La reazione del Messina non si fa attendere, e, al 16′, Catania si beve il centrocampo catanzarese, poi serve Iannone, il cui tiro ribattuto scheggia la parte superiore della traversa. Al minuto 24 è il Catanzaro a proporsi dalle parti di Daga: conclusione di Biasci, Trasciani ci mette il corpo e spazza via. I padroni di casa provano a raddoppiare, prima con un diagonale Iemmello al 28′, poi con Vandeputte (miracoloso l’intervento di Konate). E sempre il belga ci prova al 31′ con un tiro, parato da Daga.
Il portiere peloritano si rende ancora protagonista di un ottimo intervento verso la fine primo tempo, sventando l’iniziativa di Verna, lasciato completamente solo in area di rigore.
Non c’è partita, e si vede pure a inizio ripresa.
Al 9′ altro tentativo di Iemmello bloccato da Daga. Il gol del 2 – 0 viene soltanto rimandato. Al 17′ ancora Vandeputte castiga la retroguardia biancoscudata chiudendo una triangolazione con Iemmello. Il Catanzaro chiede anche un calcio di rigore per fallo di mano in area di Trasciani, giudicato però non volontario.
La partita si chiude definitivamente al 31′ con la marcatura di Iemmello, che raccoglie il cross di Vandeputte e non deve fare altro che appoggiare in rete. Unico squillo del Messina è il tiro da fuori area di Marino che termina a pochi centimetri dalla porta di Fulignati.
C’è poco da commentare: il Messina finisce questo ciclo terribile che ha fruttato un pareggio e 4 sconfitte.
I problemi evidenziati sono molteplici: difesa troppo facilmente penetrabile e insicura, attacco abulico, assenza totale di ripartenze.
Ci si aspetta un cambio di rotta già la prossima giornata in casa contro il Giugliano, quando l’unico imperativo categorico sarà vincere.