Una corsa contro il tempo continua che non lascia tregua né respiro in un film dal ritmo oppressivo caratterizzato dall’ottima prova di Laure Calamy.
Julie corre.
Corre per tenere in piedi i pezzi della sua vita.
Corre a prendere il treno ogni mattina, quando ancora fa buio, che la porta dal paesino di campagna in cui vive coi due figli piccoli a Parigi, dove lavora come capo cameriera in un hotel di lusso.
Corre a prendere la metro e a recuperare i figli a tarda sera dalla vicina. Corre a fare la spesa, a comprare regali di compleanno. Corre da una parte all’altra della città alla ricerca di un impiego più remunerativo.
Rapida, metodica e organizzatissima, Julie si muove secondo una tabella di marcia che non lascia spazio ad imprevisti.
Fino a quando uno sciopero nazionale dei mezzi di trasporto fa saltare il fragile gioco d’incastri su cui si basa la sua quotidianità.