Skip to content

Il Messina non c’è più: 3 – 0 ad Andria

andria-messina
Encefalogramma piatto. L'Acr Messina lascia ancora una volta il terreno di gioco con una mazzata difficile da digerire: 3 - 0 sul campo della Fidelis Andria, primo gol subito dopo soli 90 secondi di gioco. Prima il palo di Balde e poi l'espulsione di Fofana incrementano l'umore nero che aleggia nello spogliatoio già da diverse settimane.

Il Messina era atterrato ad Andria con l’intenzione di invertire la rotta negativa che ha caratterizzato questo amaro inizio di stagione. Nell’undici titolare di ieri, scendono in campo quattro volti nuovi rispetto alla partita di sabato contro la Gelbison: Iannone, Fiorani, Berto e Versienti si inseriscono nella formazione che è chiamata a dare una scossa dopo la brutta sconfitta interna. A maggior ragione perché si va in casa dell’ultima in classifica… fino a ieri.

E neppure il tempo di aggiustarsi i calzettoni che già la formazione pugliese passa in vantaggio: a un minuto e mezzo dal fischio d’inizio viene sfruttato da Candellori l’enorme buco difensivo lasciato a sinistra, Daga non trattiene il tiro sul quale si avventa Paolini che castiga i biancoscudati alla prima buona occasione. Galvanizzato dell’eccezionale avvio di partita, la Fidelis Andria va vicina al raddoppio un paio di minuti dopo con lo scatenato Candellori che, procurandosi un calcio di punizione, va vicino all’obiettivo con il suo destro. Ci ritenta Dalmazzi ma stavolta Daga è attento sul colpo di testa, Fofana poi spazza via. Dopo dieci minuti da incubo, il Messina tenta timidamente di affacciarsi in area avversaria, e lo fa prima con Fazzi all’11 che raccoglie di testa un cross di Versienti, e poi con Balde al 14′ che prova il tiro dalla distanza: entrambe le occasioni non fruttano alcun risultato. Al 21′ spunto di Catania che tenta la conclusione in area, il pallone respinto dalla difesa arriva sui piedi di Fazzi che tira a botta sicuro un pallone poi bloccato dal portiere di casa. Al 30′ arriva il palo di Balde, metafora di questo momento sfortunato che sta attraversando la squadra di Auteri. Non succede più nulla di clamoroso fino alla fine dei primi 45′.

In avvio di ripresa la Fidelis Andria passa ancora e si porta sul 2 – 0. Stavolta a marcare è Bolsius, bravo ad approfittare dell’incertezza di Berto e Fiorani: un (altro!) errore della difesa.

Al 15′ il Messina rimane in dieci uomini: clamorosa ingenuità di Fofana che si prende il secondo cartellino giallo lasciando in inferiorità numerica i suoi compagni. La partita inizia a morire ma c’è il tempo per Arrigoni di siglare la rete del 3 – 0 definitivo con una bella conclusione da fuori area, imparabile per Daga.

La partita si spegne qui, così, con la settima sconfitta in nove gare per la squadra biancoscudata, scivolando mestamente all’ultimo posto in classifica. Intervenire sul mercato adesso, anche se in maniera decisamente tardiva, dovrà essere un imperativo categorico.

Condividi questo post