Giovanni Calabrò nacque a Castelmola l’11 gennaio 1906; arruolatosi quale Allievo Carabiniere Reale, il 6 gennaio 1926 venne destinato alla Legione di Palermo. Promosso Vice Brigadiere il 3 novembre 1939, nel giugno 1940 venne destinato all’ 85^ Sezione Motorizzata, con cui prese parte alle operazioni di guerra sul fronte francese. Trasferito al XIV Battaglione Mobilitato, operò sul fronte balcanico, ove prese parte alla controguerriglia.
Destinato, quindi, alla Stazione di Vinica, sotto la Sezione di Crnomrlj, nella Slovenia sud-orientale al confine con la Croazia, si aggregò, unitamente ad altri tre Carabinieri, ad una autocolonna militare. Oltrepassato il villaggio di Kvasica, il 22 settembre 1942, la colonna venne attaccata dai ribelli. I militari furono sopraffatti dagli aggressori che incendiarono gli automezzi. Il Vice Brigadiere Calabrò oppose l’ultima disperata resistenza e, sebbene ferito, si offrì come scudo per i militari nell’estremo tentativo di recuperare una mitragliatrice, rimasta su un camion in fiamme, venendo colpito mortalmente.
Per tali fatti, il 7 agosto 1948 gli venne concessa la M.O.V.M. – alla memoria. I suoi resti poterono tornare in patria solo nel 1962, ove vennero accolti con gli onori dovuti ad un eroe, ed ora riposano nel cimitero di Giardini Naxos, ove nel frattempo la sua famiglia si era trasferita. Al Vice Brigadiere è stato dedicato anche un libro, intitolato “Giovanni Calabrò, un uomo, un Carabiniere, un Eroe”, scritto dal Cav. Uff.le Prof. Francesco Bottari, che ripercorre i momenti salienti della sua vita.
A distanza di 80 anni dalla morte, l’Amministrazione Comunale di Giardini Naxos, l’Arma dei Carabinieri e i familiari hanno voluto ricordare solennemente questo eroe, eminente rappresentante della lunga schiera di Carabinieri che hanno sacrificato il loro bene più prezioso a favore della collettività.
Per l’occasione è stata celebrata una Santa Messa presso l’Oratorio Don Bosco di Giardini Naxos, presieduta dal Cappellano Militare Don. Rosario Scibilia, al termine della quale il Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Marco Carletti ha tenuto un breve intervento commemorativo al fine di rinnovare la memoria nella collettività. A seguire è stata deposta una corona d’alloro sulla tomba del decorato, alla presenza delle autorità civili, militari, nonché dei familiari della Medaglia D’Oro al Valor Militare e dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.