Quando America oggi 7, con Allora! Sidney Australia e Messinaweb.tv, volgono l’attenzione su Daniela Conti, l’attrice e showgirl messinese esulta dalla gioia.
Lineamenti mediterranei, di una bellezza sicula peculiare, Daniela con la sua pacatezza, ci conquista dal primo istante. Le viene chiesto cosa pensi di sé stessa, facendo un excursus dalle sue radici familiari. Si commuove a questa domanda, ma parte in quarta. Ci confessa di essere legatissima alla sua famiglia, specie al ricordo del suo caro papà, il Prof. Francesco Conti. Dolore terribile il distacco da un papà che adorava, ma la vita continua irrimediabilmente … L’attrice, ut nuntiata, è grata ad entrambi i genitori per aver ereditato non solo i valori, ma anche quello che si trasmette con il sangue. Suo padre è stato l’uomo della sua vita, quello che le ha insegnato una grande umanità. Oltre ad essere un bravo medico Pediatra, il Prof. Conti, in mezzo ad ogni ceto sociale si sentiva, con la sua disponibilità, uguale a chiunque. Lui credeva nella parità, nell’uguaglianza. Niente differenze tra pazienti ricchi e poveri, figli di gente onesta o marchiati dalla legge. Ecco! Questi gli insegnamenti che le hanno fatto guardare il valore vero degli esseri umani, senza essere ingannata dalle apparenze. Da lì ha cercato di entrare dentro le persone e capire le sue relazioni. Trapela, perciò, l’immagine di una donna sincera, vera, onesta e senza schemi. Quando afferma di aver sofferto molto nella vita, per un secondo si incupisce, poi con il suo carattere gioviale, ribadisce che l’esperienza l’ha fatta crescere. Parte da un aneddoto sugli anni della sua piena giovinezza. Finita la maturità classica, non avrebbe voluto iscriversi all’Università. Ritiene di essere stata una ragazza un po’ ribelle, con desideri differenti da quelli delle persone ordinarie. Decide di prendersi un anno sabbatico e comincia a fare teatro. Viene scritturata per uno spettacolo teatrale da Vittorio Ciccocioppo, regista e attore messinese, che aveva fatto la scuola del “Piccolo” a Milano ed era tornato in quegli anni a Messina.
Contenta a casa Daniela manifesta la sua gioia per questo lavoro, nella prospettiva delle prove e quindi di una tournée. Il padre sgomento per la sua scelta, la invita a ripensarci e di scegliere una città, dove frequentare l’Università, con la promessa di riparlarne in futuro. Daniela si trasferisce a Firenze alla “Scuola di Interpreti e Traduttori”. Comincia a viaggiare, non solo in Italia, ma anche in Francia e in America. Finiti gli studi, tornando a Messina, incontra lo stesso regista, che stava preparando lo stesso spettacolo e con la stessa compagnia. Quando si dice che il destino esiste… E ci crede molto Daniela.
Era il 1982 e comincia a fare i primi veri passi come attrice.
Conosce Nino Frassica, l’attore messinese, che viene scoperto da Renzo Arbore, oggi, ormai noto in particolare per la serie televisiva Don Matteo, prima con Terence Hill e di recente con Raul Bova. L’occasione artistica persa in precedenza dalla Conti si ripresenta e questa volta, senza esitazione. Più matura e decisa, sceglie il suo futuro. La sua è una scelta interiore, perché ha cercato sempre di esternare ciò che prova dentro di sè. Fare l’attrice per lei vuol dire comunicare. Ci dice di sentirsi eternamente collegata agli altri esseri. Ha sempre visto la realtà in modo diverso dagli altri e questo le ha creato tanti problemi. Quando era adolescente aveva difficoltà a relazionarsi. Lei, libera mentalmente, senza preconcetti, non si è mai curata del giudizio degli altri, ma ha sempre seguito il suo cuore. Di ciò ne va fiera.
Nei vari momenti artistici, prima nel 1985 con “Quelli della notte”, dove è stata anche autrice, insieme a Renzo Arbore, Ugo Porcelli, Alfredo Cerruti, Arnaldo Santoro e l’amore suo di quel periodo, Nino Frassica, poi suo marito. Durante la trasmissione faceva le telefonate, con “Che sta pensando quiz?”. Tanti personaggi erano i ruoli della Conti, tra questi la telespettatrice, Fosca, innamorata di Frassica. Al miniquiz interpretava la bambina cattiva, Maura. All’inizio era solo una voce. Rievoca che, insieme a lei, c’erano Cerruti, Santoro, Stefano Antonucci e l’indimenticabile Massimo Troisi, che stava in quella specie di grotta e anche lui partecipava agli scherzi. Daniela, in un secondo momento, entra anche in video. Personificava la parte della moglie di Frassica, che per percepire 4 milioni al mese, faceva finta di fare qualcosa in video. A “Quelli della notte” segue nel 1987 “Indietro tutta”, dove si è ritrovata sbalzata nelle vette più alte della televisione di serie A.
L’incontro con Nino Frassica lo definisce “incontro di cuore e umorismo”.
Lei ha da subito compreso l’umorismo di Nino, anche quando non era ancora famoso. Frassica, come ci dice la Conti, aveva molto rispetto del suo giudizio, che per lui era molto importante. Pensa, quindi, di averlo in qualche modo anche aiutato. La showgirl con il suo carattere singolare, dotata di spiccata intelligenza, non aveva grande interesse a diventare famosa, tuttavia “Indietro tutta” l’ha resa strapopolare. Si sente di ringraziare il numeroso pubblico internazionale per questo. Era in trasmissione, si cita testuale, l’unica a recitare, ad essere veramente un’attrice. Non c’erano figure ad avere una dignità di attrice. Era tutto registrato, cantanti e attori. Si ricorda che Enrico Vaime, popolarissimo autore televisivo, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico italiano della RAI, le fece tantissimi complimenti per la capacità di essere una valida umorista. Le esclamava lo stupore per quanto la ritenesse brava negli sketch spontanei. Si congratulava con lei, non solo per la sua bellezza esteriore, ma anche per quelle interiori e professionali. In lei notava le doti umoristiche non comuni, insomma un’attrice speciale che non aveva nulla da invidiare ad alcuno. Questo parlare con il cuore di Vaime l’ha conquistata in toto. Poi dei film e e serie televisive e tanto teatro. Cosa sta progettando in questo momento Daniela Conti? Vuole raccontare, attraverso sè, le donne della città di Messina. Vuole parlare delle eroine come Dina e Clarenza, che hanno salvato la città con la rivolta dei Vespri. Sta, quindi, esaminando le sue donne; tra queste Maria Costa, poetessa dialettale, patrimonio vivente Unesco, spentasi nel 2016. L’attrice pensa che Messina, descritta come una città “Babba”( stupida), non lo sia affatto. Le donne di Messina sono donne capaci di manifestarsi con la loro essenza, forti, coraggiose, anche capaci di cambiare il mondo. La Conti vuole creare uno spettacolo, non in maniera tradizionale, senza fare l’attrice, ma con una chiave diversa. Vuole raccontare delle storie; uno spettacolo interattivo con il pubblico, in cui le persone possano raccontarsi e confrontarsi. Lei immagina il teatro del tempo che verrà, leggermente diverso, senza fratture tra il palcoscenico e la platea, per diventare un tutt’uno. Questo il suo ideale, che a poco a poco, si prefigge possa costruirsi. Quando ciascuno verrà fuori con il cuore, ribatte, quando si smetterà di indossare le maschere e si mostrerà come si è davvero, allora l’amore avrà il sopravvento. Si rivolge ora a colei che è l’artefice della nostra bella intervista, alla giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Presidente AIAE per gli italiani all’estero, conduttrice della trasmissione radiofonica Sabato Italiano di Radio Hofstra University di New York e ambasciatrice della cultura italiana nel mondo. Si congratula per le sue capacità e per la sensibilità. La sensibilità e l’attenzione così grande per gli altri traduce il senso di appartenenza. Appartenere ad un popolo, continua, vuol dire avere un’identità comune.
La globalizzazione fa perdere un po’ le caratteristiche. Invece ogni popolo ha le proprie, come ogni razza ha le sue tipiche. Ci ricorda che esistono le caratteristiche di elevazione del cuore non comuni, che hanno in pochi. Mentre l’intervista con la straordinaria attrice, eclettica e raffinata, sta per finire, le chiediamo a chi voglia dedicarla. Poliedrica a 360’ ci stupisce! Ribadisce che, pur avendo messo in rilievo nel suo progetto le donne, vuole dedicarla sia agli uomini che alla figura femminile. Commenta che bisogna ritrovare l’armonia del maschile e del femminile. È certa della sua visione di bellezza e di equilibrio all’interno di ciascuno. Spera che uomini e donne possano trovare la capacità di stare insieme, ognuno nel rispetto dell’altra parte, senza considerare le donne come vittime e gli uomini come carnefici. Rafforza che è bruttissimo. Bisogna parlare di un tutt’uno, perché uomini e donne sono “Uno”. Insieme generano la vita, perché riescono a procreare, a fare i figli. Ciò è meraviglioso…..!
Si augura, dunque, che uomini e donne possano ritrovare, “simul”, la bellezza che c’è dentro di loro, ovvero la divinità. Termina qui l’incontro culturale con un’attrice versatile e ricca di magnanimità. È una delle interviste che hanno sprigionato moltissimo il senso di fratellanza, multiculturalità e del sapere. Daniela Conti merita un posto di altissimo livello nei più importanti teatri e cinema del mondo, non solo per la sue capacità intuitive ed intellettive; non solo per la sua evidente bellezza mediterranea. I suoi tratti sono quelli dei popoli che vi hanno soggiornato, Greci, Normanni, Arabi. Tutto è in lei. Lei è la Sicilia dei sentimenti e del sole! È la terra ballerina amata dagli italiani all’estero! È vanto e fortezza, che trapela dalle sue emozioni, senza veli, ma sempre ricchi di incessante umanità.