“È stato un buon dicembre, migliore delle aspettative. Le persone stanno ritornando in sala, stanno ritrovando l’abitudine di uscire, di passare del tempo in compagnia in sala. Questo per noi è fondamentale perché significa che non c’è solo un segnale di ripresa, ma un inizio di ripresa”, parole che lasciano ben sperare dopo le innumerevoli restrizioni con cui, anche il cinema, ha dovuto fare i conti.
Il covid-19 è stato il colpo finale per le sale cinematografiche ed il cinema, non solo a Messina, vive di una frattura generazionale. In Italia, coloro che vanno al cinema sono soprattutto i giovani e non è colpa delle piattaforme di streaming in quanto, come ci spiega Bernava “hanno un impatto positivo. Il cinema non vede in loro un avversario ma, bensì, uno strumento adatto per capire se un film sia bello o brutto, e quindi danno l’input di uscire. Poi il problema risiede nell’uscire di casa, è questa la vera sfida”.
Ma non solo; il cinema, come attività, è soggetto ad un alto consumo di energia ed è quindi andato incontro ad un notevole rincaro delle bollette: “un rincaro molto molto forte, è stato questo il vero dramma del cinema. Questa ultima bolletta è stata davvero molto pesante.”