A porgere i saluti la Dirigente scolastica prof. Caterina Celesti che ha affermato come quello di oggi sia un tavolo di confronto sul rapporto tra virtuale e metaverso
L’evento è stato moderato dall’avv. Silvana Paratore che ha ricordato lo scopo dell’incontro volto a sensibilizzare gli studenti all’uso corretto della rete. Il nostro compito oggi, ha esordito la Paratore, è fornirvi la giusta sorveglianza e trasmettervi la cultura all’uso consapevole del Metaverso. Ormai da mesi continuiamo a discutere di questo mondo nuovo e che conosciamo ancora poco: il mondo del metaverso che è destinato a intrecciarsi sempre più frequentemente con quello dell’istruzione e della didattica, oltre che dell’intrattenimento. Far comprendere i rischi e i pericoli che si possono incontrare on line; conoscere il valore della privacy e della sicurezza dei dati personali e sviluppare senso critico nei confronti dei contenuti on line rientra tra gli obiettivi dell’evento odierno. A seguire è intervenuto il prof. FRANCESCO PIRA professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, dove è Direttore del Master in “Esperto in comunicazione digitale per PA e imprese” e Delegato del Rettore alla Comunicazione che ha sottolineato come si sia all’inizio di un nuovo capitolo dell’era di internet. Una nuova piattaforma che sarà ancora più immersiva. L’ascesa del Metaverso è ormai inarrestabile.
Si vive la vita all’interno di nuovi ambienti e si instaurano relazioni attraverso un avatar che si comporta come noi. Un mondo virtuale in cui diventa sempre più difficile distinguere la realtà dall’irrealtà. In questa nuova dimensione è importante interrogarsi su opportunità e rischi nel nuovo mondo digitale fatto di algoritmi, intelligenza artificiale e Metaverso.
Interesse ha altresì suscitato l’intervento della prof.ssa Carmela Mento Docente di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Messina e Coordinatrice del Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica che si è occupata delle relazioni e delle emozioni in rete, attraverso una lettura dei comportamenti funzionali e disfunzionali che si mettono in atto nell’utilizzo dei dispositivi digitali fino alla strutturazione di tecnodipendenza.
Peculiare attenzione è stata rivolta a come il digitale cambia il cervello umano e la modalità di apprendimento facendo leva sugli studi di warm cognition e sulle emozioni che cambiano ognuno di noi.