Un progetto che declina e adatta con sapienza l’esperienza culturale tout court alla modalità di comunicazione digitale grazie al supporto dello storytelling: è questo il cuore del progetto di Elisa Bonacini, ricercatrice dell’Università di Bari, che ieri pomeriggio ha presentato alla Feltrinelli Point la sua nuova fatica letteraria dal titolo “Storytelling Culturale e Piattaforme Digitali”, dialogando con gli interlocutori che hanno moderato l’incontro, il Professor Filippo Grasso, docente di Analisi di Mercato nel Corso di Laurea in Scienze del Turismo, della Cultura e dell’Impresa presso il nostro Ateneo, e il Professor Marco Platania, docente di Economia del Turismo all’Università di Catania. L’idea nasce dalla esigenza di rendere accessibile al grande pubblico l’esperienza culturale e turistica, nel tentativo di riconnettere le persone al proprio patrimonio culturale, materiale e immateriale, e recuperare quel senso identitario che, purtroppo, oggi sembra essere stato dimenticato. E per fare ciò non si può non partire dai nuovi linguaggi utilizzati dalle generazioni dei giovani del nostro tempo, così fortemente calati nel mondo della tecnologia e primi destinatari di questa nuova rivoluzione culturale. Il volume della Bonacini si presenta come un vero e proprio manuale sull’uso di piattaforme digitali nello storytelling partecipativo, analizzando nel dettaglio i diversi esempi nazionali e internazionali di storytelling e storymapping, ed entrando infine nel vivo di alcune piattaforme di mobile storytelling, tra le quali la piattaforma turistica izi.TRAVEL, di cui la Bonacini è la creatrice. Un impegno, dunque, che dovrebbe servire da stimolo a chi di competenza a gettare le basi per un cambio di passo, nel fatiscente sistema in cui annaspa la Regione Sicilia, ancorata ad una programmazione turistica che non funziona più da almeno un trentennio.