In occasione della Giornata del Rifugiato che si celebrerà domenica 24 settembre, Papa Francesco ha deciso di affrontare uno dei temi caldi del momento, che tiene banco nei palinsesti televisivi nazionali. Il titolo del suo messaggio è “Liberi di scegliere se migrare o restare“, lo scopo è quello di produrre una riflessione sulla natura delle migrazioni e sul diritto, fondamentale ma non regolamentato, a poter restare nella propria terra d’origine.
Su questo argomento che, mai come oggi, divide l’opinione pubblica nazionale ed internazionale, si sono confrontati ieri pomeriggio i partecipanti all’incontro promosso dall’ufficio Migrantes e dalla Arcidiocesi di Messina tenutosi nella Sala multimediale dell’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti.
Il teologo di formazione gesuita Felice Scalia e l’economista Tonino Perna, già docente presso l’Ateneo della nostra città, hanno parlato, dai loro punti di vista, dell’impossibilità di parlare di diritto alla migrazione oggi, causato da una legislazione che non consente facilitazioni nella libertà di movimento da un paese all’altro, e dare la possibilità a chiunque di migliorare le proprie condizioni di vita o di fuggire da disastri ambientali e guerre.
«La natura forzata di molti flussi migratori attuali obbliga ad una considerazione attenta delle cause delle migrazioni contemporanee – si legge in una nota del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale -. Il diritto a rimanere è precedente, più profondo e più ampio del diritto ad emigrare. Esso include la possibilità di essere partecipi del bene comune, il diritto a vivere in dignità e l’accesso allo sviluppo sostenibile, tutti diritti che dovrebbero essere effettivamente garantiti nelle nazioni d’origine attraverso un esercizio reale di corresponsabilità da parte della comunità internazionale».