“Lo abbiamo voluto chiamare col nome di un ragazzo allegro, solare e giovane annegato tanti anni fa nel tentativo generoso di salvare due ragazzine”, sottolinea l’Amministrazione Comunale di Taormina.
Un’onda immensa le aveva trascinate via, e lui si tuffò, senza pensare alla paura.
Ne aveva, ne aveva tanta; eppure insieme restarono per lunghi minuti in balia delle onde stretti.
Lui le abbracciava e pur avendo paura dava loro coraggio.
Ma non riuscirono a resistere e sparirono insieme.
Potrebbe sembrare un controsenso intitolare a Pablo Pino un parco giochi – dove i bambini vivono e corrono spensierati e aggiungerci un gamberetto a fumetti come mascotte – ma non lo è.
Pablo ormai, come tanti eroi dei miti, è una creatura del mare, e il suo atto di coraggio generoso ha donato e insegna ancora oggi un valore, crediamo, semplice ma molto importante.
Si può avere paura ma se tutti stiamo uniti la trasformeremo in generosità e altruismo.
Anche giocando si deve avere coraggio, in tanti momenti della vita, ciascuno a modo suo e con le proprie caratteristiche.
E il coraggio lo si può imparare proprio sorridendo, col gioco.
Serve anche a questo.
Ogni genitore che accompagna un bambino a provare un gioco gli tiene la mano e gli dice infatti: “non avere paura“.
Ecco questo è un messaggio bello da un parco giochi.