Il premio “Impatto” è alla sua prima edizione e ha l’obiettivo di portare l’attenzione sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato da progetti che intendono contribuire al percorso verso lo sviluppo sostenibile. Con questo premio, il Salone della CSR e dell’innovazione sociale valorizza le realtà profit e non profit capaci di misurare il valore economico, sociale e ambientale creato da progetti e iniziative di sostenibilità ma anche sottolineare la necessità di comunicare i risultati ottenuti e di condividerli con gli stakeholder.
Capacity è un programma di rigenerazione urbana e sociale della città di Messina finanziato dal Programma Straordinario di Riqualificazione e Sicurezza delle Periferie Urbane della Presidenza del Consiglio dei Ministri e messo in campo dal Comune di Messina (capofila e cofinanziatore), dalla Fondazione di Comunità di Messina (co-ideatore, partner strategico, tecnico e cofinanziatore) e da un’ampia rete di partner fra cui la Cooperativa EcosMed, l’Università degli Studi di Messina, il Microcredito per l’Economia Civile e di Comunione (Mecc), REVES (Rete europea delle Città e delle Regioni per l’Economia Sociale), la Cooperativa Lilium e le Associazioni Lavoroperazione e Hic et Nunc.
A Messina, Capacity ha permesso di liberare dalle baraccopoli l’area di Fondo Saccà e di Fondo Fucile, restituendo dignità e diritti alle circa 650 persone che vivevano in una situazione di degrado estremo, in condizioni insalubri fra amianto e cemento.
Tutte le persone (205 famiglie) che abitavano nelle due baraccopolisono andate a vivere in una casa scelta. Sessantasei nuclei familiari hanno potuto acquistarne una grazie allo strumento del Capitale Personale di Capacitazione (CPC) e l’accesso agevolato al credito. A 139 nuclei è stata assegnata un’abitazione con case acquistate sul libero mercato da parte del Comune.
Ma non solo. Oltre al diritto all’abitare, Capacity ha attivato una filiera integrata di interventi per generare opportunità sul diritto al lavoro, alla conoscenza e alla socialità.
La politica multidimensionale adottata ha mirato dunque alla generazione di alternative sugli aspetti più importanti della vita degli abitanti e all’espansione delle loro libertà sostanziali di scelta, rispettando allo stesso tempo criteri di sostenibilità ambientale. E lo ha fatto con progetti insieme personalizzati e comunitari per facilitare la possibilità che persone caratterizzate da
uno stato di forte deprivazione materiale e culturale potessero cogliere e valorizzare le nuove opportunità per ripensare e ricostruire la propria vita e quella delle proprie famiglie.
Particolare cura hanno avuto i nuclei familiari con bambini piccoli a carico. Il progetto ha infatti previsto servizi di tutela e valorizzazione della prima infanzia e di contrasto alla povertà educativa cofinanziati in pool con la Fondazione di Comunità dall’Impresa Sociale con i bambini.