Se, per la chiusura formale della campagna elettorale e gli ultimi appelli dei candidati sindaci dovremo aspettare un altro giorno, Cateno De Luca, dal suo elettorato si è congedato, almeno per il momento, questa sera. L’ex sindaco è candidato al Consiglio comunale, ma la sua corsa a Palazzo Zanca è stata tutta al fianco del candidato di Sicilia Vera Federico Basile, in una sorta di passaggio di consegne con l’uomo che lui stesso ha designato come suo successore.
E’ stato lo stesso Basile a ricordare la “chiamata” di De Luca, il 14 febbraio, a poche ore dalle dimissioni. E il giorno dopo è iniziata la lunga campagna elettorale che si chiude in queste ore.
“Abbiamo avuto tanto tempo per incontrare tanta gente – ha detto Basile -. Abbiamo fatto quello che si deve fare: creare la partecipazione non intorno ad una persona, ma intorno a un progetto”.
“Non avrei immaginato – ha proseguito – che mi chiamasse per fare il candidato sindaco. Ma poi non ci ho pensato due volte. Rappresentare le istanze dei cittadini è un’occasione unica e irripetibile. La vera sfida è fare meglio di De Luca”.
La formula scelta da De Luca, per questa chiusura ufficiale di campagna è il “contro tutti”. E come, sottotitolo: “aspetto i miei calunniatori in piazza”.
Non è il classico comizio quello di De Luca. In circa due ore d’intervento, con l’ausilio di slide, grafici, testimonianze, spezzoni di interviste, tutte proiettate a favore di piazza attraverso un maxischermo, l’ex sindaco, non solo rivendica la su attività a Palazzo Zanca, elencando successi e risultati, ma attacca, uno per uno, tutti i suoi avversari politici. Lo fa attraverso la lettura di articoli di giornale, dichiarazioni, documenti ufficiali, tentando di mettere in evidenza storture e contraddizioni, anche tra alleati, con una narrazione che punta a gettare ombre sugli avversari. L’attacco più duro è contro Maurizio Croce. Ma non sono mancati i riferimenti a Musumeci, Navarra, Genovese.
“Tenteranno di farmela pagare – ha detto – ma io non mi piego”.
De Luca ha anche ricordato il sondaggio commissionato da Sicilia Vera, da lui considerato l’unico vero e attendibile. “Tutto il resto – ha attaccato – sono chiacchiere e noia, le solite porcherie dei filibustieri”.
“Siamo partiti da una città senz’anima e senza speranza e abbiamo avviato le nostre strategie. L’unica amministrazione che può garantire continuità e velocità e quella di Federico Basile”