Quello del candidato di Sicilia Vera, Federico Basile è sicuramente il programma più corposo tra quelli presentati dagli aspiranti alla poltrona di sindaco di Messina.
Parliamo di 147 pagine divise in tre tomi, ognuno con un titolo diverso: la divisione è, infatti, prettamente tematica.
Tomo 1: “Andiamo avanti con Messina bella, protagonista e produttiva”
E’ il tomo con i contenuti maggiori: 114 pagine, suddivise in tre parti più una premessa. Qui sono elencati gli assessori uscenti, che sono anche quelli designati e le loro deleghe. Unica eccezione per Letteria Cannata, la cui nomina è arrivata in campagna elettorale. In questa lista, Basile si riserva i Rapporti con Governo e le Istituzioni Regionale e Nazionale, Finanza, Partecipate e Programmazione Economica, Contrasto all’Evasione ed Elusione Tributaria Locale, Rapporti con il Consiglio Comunale, Risorse Umane, Polizia Municipale e Sicurezza Urbana.
Gli assessori sono: Alessandra Calafiore, Francesco Caminiti, Letteria Cannata, Enzo Caruso, Francesco Gallo, Massimiliano Minutoli, Salvatore Mondello, Dafne Musolino, Carlotta Previti.
Come si legge in premessa, questo I tomo “contiene la sintesi dello stato comatoso della città quando si è insediato il Sindaco De Luca; come abbiamo lasciato la città dopo tre anni e mezzo di buona amministrazione; cosa intendiamo per saper andare Oltre De Luca“. Una sorta di “prima e dopo la cura”, prima di arrivare al programma vero e proprio che, a sua volta è diviso in tre parti.
I parte – vivibilità e politiche urbane. Sintetica descrizione delle soluzioni individuate per completare la riorganizzazione del Gruppo Pubblico Locale, palazzo municipale e partecipate, per rendere sempre più vivibile ed attrattiva la città di Messina con l’innalzamento del livello quali quantitativo dei servizi urbani.
II parte – programmazione, pianificazione ed infrastrutture strategiche. Ricognizione dei principali strumenti di programmazione e pianificazione finalizzati anche al completamento della riqualificazione del patrimonio comunale esistente con l’individuazione di alcune infrastrutture ritenute strategiche.
III parte – Città metropolitana. Completamento delle azioni di rilancio organizzativo e finanziario della città metropolitana ed il suo ruolo strategico per i 107 comuni messinesi e soprattutto per la città di Messina.
C’è poi una sorta di postilla, prima di addentrarsi nella descrizione del programma: “Gli auspici per Messina”, in cui si chiede, tra l’altro la realizzazione del ponte sullo Stretto; si rivendica il diritto di realizzare il Casinò del Mediterraneo e si chiede una nazionale che trasferisca la proprietà della passeggiata a mare, del Ringo, della Real Cittadella e della Zona Falcata, dall’Autorità di Sistema alla Città di Messina.
Vivibilità a politiche urbane
Nella prima parte ( oltre la riformulazione del piano di equilibrio e le mille assunzioni di cui si è ampiamento parlato in campagna elettorale) è prevista la riformulazione dei dipartimenti, che passeranno da 8 a 10. La novità principale è caratterizzata dal dipartimento Marketing e sviluppo territoriale. Mobilità urbana, invece, sarà sostituito dall’Agenzia per la Mobilità e il Trasporto pubblico. A diminuire saranno, invece, le Commissioni consiliari, che passeranno da 8 a 5. Una modifica che sarà contenuta del regolamento di funzionamento del consiglio comunale che Basile intende modificare.
Sarà istituita la settima municipalità Maremonti “che tenga in debito conto le istanze avanzate dal comitato referendario e la complessità e vastità dell’attuale sesta municipalità”.
Previsti il potenziamento del personale comunale del dipartimento politiche sociali e, dopo la riqualificazione della “Città del ragazzo”, la realizzazione della Cittadella dei Diritti e il “Durante e Dopo di Noi”, altro cavallo di battaglia dell’amministrazione De Luca. Attenzione ai giovani attraverso portale web YoungMe e agli anziani con il progetto Anchise.
In programma che una strategia di rivitalizzazione dei villaggi, con contributi per coloro che delocalizzano attività economiche già esistenti, nonchè la completa smartizzazione dei servizi municipali. Allo studio la realizzazione di uno sportello per l’impresa: Crea Impresa per donne e giovani.
Sul tema rifiuti previsto il passaggio dalla Tari alla Tarip: un sistema di RD a regime consente di raggiungere il più ambizioso traguardo dell’attuazione della TARIP, ossia il passaggio dalla tariffa per il servizio di raccolta dei rifiuti (TARI) al tributo per la
tariffa puntuale. Attuare la TARIP significa che ogni utenza pagherà un tributo corrispondente alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti e differenziati.
Programmazione, pianificazione ed infrastrutture strategiche
L’amministrazione dovrà continuare con la visione strategica pluriennale di una “regia tecnica unica” potenziando l’ “equipe di specialisti” a supporto dei gruppi di progettazione, con particolare attenzione al PNRR.
Nell’ambito del Risanamento “si intende continuare il percorso già tracciato di supporto e di affiancamento al Commissario straordinario, attraverso i Dipartimenti strettamente connessi alle attività da svolgere (Urbanistica e Servizi Sociali, Politiche per la Casa e Patrimonio)”.
Per quanto concerne l’edilizia scolastica “sarà necessario completare l’efficientamento strutturale
dell’involucro edilizio, iniziando la programmazione relativa all’efficientamento energetico ed impiantistico”.
In campo energetico si punta al completamento iter per “la costituzione di Comunità Energetiche sul territorio comunale. Associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubblica amministrazione e piccole e medie imprese che uniscono le proprie
forze per dotarsi di impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili”.
Nella sezione Grandi Infrastrutture, il primo posto è occupato dal ponte sullo Stretto, considerato “necessario per portare la città di Messina in una condizione di normalità”.
Prevista la riqualificazione delle maggiori piazze cittadine; la realizzazione di un “Polo direzionale per l’innovazione, marketing e ricerca dello Stretto”; la valorizzazione del patrimonio fortificato messinese.
Tra le nuove opere di riqualificazione urbanistica ci sono il Waterfront della zona nord, da Boccetta all’Annunziata; Riprogettazione della piazza Unione Europea che strizza l’occhio al Teatro dei Dodicimila degli anni ’60; il Parco acquatico dello Stretto “Urban Splash” e Torre Congressi (area Ex Sanderson).
Città Metropolitana
Dopo l’istituzione dell’Ufficio per l’Attuazione del PNRR, già attivo dal 2021, la Città Metropolitana costituirà l’ente di supporto del Comune di Messina. Avrà il compito di predisporre progetti, partecipazione ai bandi, affidamento servizi di progettazione, appalti di lavori quale Stazione Unica Appaltante, Assistenza Tecnica e gestione in rendicontazione.
Per Basile “la Città Metropolitana è pronta, grazie alle progettazioni già redatte e come ha già fatto per i primi bandi PNRR pubblicati, ad ottenere i finanziamenti per i prossimi bandi PNRR”.
Tomo II: “I finanziamenti dell’Amministrazione De Luca”
Decisamente più contenuti gli altri due tomi rispetto al primo. Il secondo è 23 pagine, il terzo appena 10.
Più che un programma del nuovo sindaco di interventi da attuare, questa parte è un elenco di finanziamenti in vari ambiti ottenuti dall’Amministrazione De Luca. Con l’indicazione, però, dei finanziamenti riferibili all’amministrazione entrante e quota riprogrammata. Un piano, all’insegna della continuità, suddiviso in opere pubbliche, lavori, servizi e forniture, con tanto di prospetti e cifre. Il tutto, per un importo complessivo, riporta il documento, di oltre un miliardo di euro.
Tomo III: “Messina protagonista del PNRR”
Anche in questo casi si indicano i progetti presentati per una somma che supera i 500mila euro e la pubblicazione dell’avviso (16 milioni di euro complessivi da distribuire ai comuni facenti richiesta), per i comuni dell’area metropolitana per l’invio dei progetti a valere del bando MITE riforestazione urbana ed extraurbana.
In apertura, inoltre, viene rivendicato il merito dell’Amministrazione precedente di aver reso “Messina protagonista del PNRR”. Decisiva sarebbe stata la diffida dell’ex sindaco De Luca al Presidente Consiglio dei Ministri in merito all’approvazione del PNRR per l’esigua quota del 35% da destinare al Sud, aumentata in seguito al 40%.
Il programma completo è consultabile nelle pagine del sito web di Sicilia Vera