Per quasi trent’anni è stato ha scritto pagine memorabili del rock mondiale assieme a Roger Waters & Co. Dal 1995 in poi ha voluto sperimentare una carriera solista che ne ha consolidato il successo, tanto da ottenere il riconoscimento dalla rivista Rolling Stones come uno tra i quindici migliori chitarristi di tutti i tempi.
Da ragazzo, frequentando la Perse School, ebbe l’incontro della vita con Syd Barrett, fondatore della band dei Pink Floyd: è grazie a lui che fu introdotto allo studio della chitarra elettrica. Gli esordi però non furono così scintillanti: dopo aver fatto parte del gruppo Joker’s Wild dal 1963 al 1966, lasciò tutto per cercare fortuna in Francia e Spagna. Un anno dopo viene contattato da Nick Mason che gli chiede di unirsi al progetto Pink Floyd, il suo compito fu quello di rimediare agli errori di Syd Barrett durante i live, causati principalmente dell’eccessivo uso di sostanze stupefacenti che gli avevano provocato seri problemi mentali. Barrett di lì a poco lasciò la band e Gilmour divenne la chitarra principale. Insieme a Richard Wright, Nick Mason e Roger Waters, la band compone The Dark Side of the Moon, un disco destinato a diventare una delle pietre miliari della storia del rock. Un paio di anni dopo esce Wish You Were Here, dedicato a Syd Barrett. Nonostante il successo mondiale, i rapporti tra i membri della band iniziamo a deteriorarsi; Waters prende sempre più il controllo delle cose, licenzia Wright durante la registrazione di The Wall. La rottura definitiva avviene nel 1983.
Dopo l’uscita dal gruppo di Roger Waters, Gilmour diventa leader della band e fa riabilitare Wright, il cui contributo diviene fondamentale nella composizione dell’album The Division Bell del 1994. Gilmour dirà: “direzione del gruppo nel nostro recente passato, prima che Roger se ne andasse. Io pensavo che le canzoni fossero molto verbose e che, dato che il significato specifico di quelle parole era così importante, la musica fosse diventata un mero mezzo per accompagnare le parole e non per ispirarle. ..Dark Side of the Moon e Wish You Were Here hanno avuto così tanto successo non solo per i contributi di Roger, ma anche perché c’era un’armonia maggiore, tra la musica e le parole, di quanta ce ne sia stata negli album più recenti. Questo è quello che sto cercando di fare con A Momentary Lapse of Reason; più concentrazione sulla musica, ripristinare l’armonia”.