Con Gianni Silvestrini per un commento a “caldo” sul 6° Rapporto dell’IPCC
Emerge da rapporto che negli scenari a più alte emissioni si riduce la proporzione della CO2 assorbita dalla terra e dall’oceano
Con Gianni Silvestrini per un commento a “caldo” già il 9 agosto 2021 sul 6° Rapporto di Valutazione dell’IPCC sulle conoscenze inerenti le basi fisico scientifiche dei cambiamenti climatici.
Sappiamo da decenni che la terra si sta riscaldando. I recenti cambiamenti climatici, che sono emersi a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, sono diffusi, rapidi, si stanno intensificando e sono senza precedenti se guardiamo alla storia di migliaia di anni.
Le evidenze scientifiche raccolte da questo rapporto rafforzano la consapevolezza che le attività umane sono alla base delle cause dei cambiamenti climatici. L’influenza umana sta rendendo gli eventi climatici estremi – quali ondate di calore, forti piogge e siccità – più frequenti e gravi.
I cambiamenti climatici stanno già interessando tutte le regioni del pianeta, anche se con impatti e modalità diverse. La probabilità di eventi estremi (ondate di calore, precipitazioni intense e fenomeni siccitosi) aumenta con il riscaldamento globale. Il Rapporto chiarisce che questi eventi estremi sono destinati a intensificarsi con l’ulteriore incremento della temperatura del pianeta.
Alcuni dei cambiamenti a cui stiamo assistendo sono irreversibili. Tuttavia, altri possono essere rallentati e altri ancora potrebbero essere arrestati o addirittura invertiti limitando il riscaldamento globale. Per contenere l’innalzamento della temperatura media del pianeta entro (1,5°C rispetto al periodo pre-industriale) è necessario ridurre drasticamente e rapidamente le emissioni di CO2, metano e altri gas serra.
Senza riduzioni immediate, rapide e su larga scala, delle emissioni di gas serra, limitare il riscaldamento a 1,5°C rispetto al periodo per-industriale sarà impossibile.
Emerge da questo rapporto che negli scenari a più alte emissioni, si riduce la proporzione della CO2 assorbita dalla terra e dall’oceano. Questo vuol dire che più CO2 emettiamo in atmosfera, più si limita la capacità di assorbimento naturale. In altre parole, ne viene assorbita meno in proporzione al riscaldamento.
Un aspetto innovativo di questo rapporto consiste nell’aver migliorato la quantità e la qualità delle informazioni a scala regionale fino a presentare nei capitoli finali un focus specifico su questo aspetto, analizzando gli avanzamenti della conoscenza scientifica per quello che riguarda gli eventi estremi e la loro attribuzione alle attività umane.