Nell’era in cui dominano i social network, la stessa comunicazione è diventata chiave di accesso per cogliere la bontà delle notizie: quanta verità nelle parole dei protagonisti?
È possibile credere alla strumentalizzazione di un’immagine o di una dichiarazione, al solo scopo di far pendere la bilancia dalla propria parte?
A questi interrogativi hanno provato a rispondere stamattina i relatori intervenuti stamattina nell’Aula Magna del Rettorato, nell’ambito del convegno dedicato alla formazione dei giornalisti dal titolo “La narrazione giornalistica della guerra Russia – Ucraina: le fake news e i social armi del conflitto. Aspetti deontologici ed etici“.
Ad introdurre, Laura Simoncini, giornalista e Presidente UCSI della sezione di Messina; ha moderato il giornalista Rosario Pasciuto, volto noto di RTP TV Messina; sono intervenuti il Prof. Francesco Pira, Professore Associato di Sociologia e Direttore del Master Esperto in Comunicazione Digitale presso il DiCAM dell’Università degli Studi di Messina, la
Professoressa Lina Panella, Ordinario di Diritto Internazionale presso il nostro Ateneo, e il Dottor Domenico Interdonato, Presidente UCSI Sicilia. Le relazioni hanno approfondito hanno sottolineato le problematiche legate ad un’informazione fortemente condizionata da fattori esterni che ne influenzano la qualità: spettacolarizzazione dell’orrore, impazienza di consegnare al mondo notizie ancora da verificare, assenza di giudizio critico da parte dei media.
A chiudere la mattinata, l’intervento di Salvatore Di Salvo, Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Segretario Nazionale UCSI.
Al professore Pira, a fine intervento, è stato conferito il Premio UCSI 2022-2023 per il contributo dato alla formazione professionale dei giornalisti. Il riconoscimento è stato consegnato da Laura Simoncini.