Per capire di cosa si tratta ci siamo rivolti al Prof. Neri Pollastri, importante consulente filosofico nel panorama italiano e internazionale, autore di rinomati testi e articoli di settore, cofondatore di Phronesis, associazione italiana per la consulenza filosofica, di cui è stato a lungo presidente.
Cos’è la consulenza filosofica?
È un’attività professionale messa a punto in Germania dal filosofo Gerd Achenbach[1] che la presentò negli anni 80 come alternativa alla psicoterapia, cioè come modalità per affrontare le difficoltà dell’esistenza. Consiste nell’accompagnare i propri ospiti (clienti) – ci spiega il Prof. Pollastri – in una riflessione critica sul personale modo di considerare la realtà, cercando di evidenziarne i valori, il significato e le contraddizioni rispetto al modo in cui essi di fatto poi vivono le vicende della loro vita. Una riflessione che vuole evidenziare ciò che non va bene e che la persona stessa deve imparare ad affrontare, senza che nessuno gli dia soluzioni, piuttosto le soluzioni vanno fatte emergere da sè stessi. Il ruolo del consulente filosofico consiste nell’accompagnare questo cammino interiore, mediante un dialogo vivificatore fatto di domande, dubbi e riflessioni.
Quali sono le problematiche esistenziali di cui si occupa?
Tutte quelle che si possono incontrare, risponde Pollastri. Perché la filosofia si è sempre occupata di tutto nel corso della storia. Le problematiche più frequenti sono ordinarie, sono problemi sentimentali, con i figli, con i genitori, lutti. Oppure problemi sul modo in cui si è sviluppata la propria vita o di autostima.
[1] Achenbach fondò nel 1982 la “Società per la pratica filosofica”, Gesellschaft fur Philosophische Praxis.