Un appuntamento speciale è quello che, America oggi 7 di New York, Allora! Australia e Messinaweb.tv Sicilia, hanno pianificato.
È una gradevolissima intervista-video con il giornalista e presentatore calabrese, Emilio Buttaro. Preparato e professionale, persona di cultura del Sud-Italia, appassionato a tanti italoamericani e italoaustraliani, che nel corso della sua carriera ha incontrato.
È reduce di recente da un’iniziativa, insieme agli “Amici di Mino REITANO Onlus”, della quale ideatori, che lo vede coprotagonista come giornalista. Al momento del nostro colloquio si trova a Bologna, sua residenza. Si mostra subito entusiasta di poter essere letto negli States, Australia, Italia e nel resto del mondo. Dopo permesso di registrazione accordato, Emilio comincia a raccontarsi. Da uomo colto e perbene prende la parola con i consueti saluti. Laureatosi in Scienze politiche a Messina negli anni ‘90, da sempre si occupa di comunicazione. Un timbro di voce molto particolare, riconoscibilissimo televisivamente e radiofonicamente. È stato collaboratore storico dello sport, in particolare del calcio, sul giornale “Il Messaggero”. Risulta collaboratore di “La voce d’Italia”, quotidiano sudamericano (Venezuela) in lingua italiana, del quale sottolinea, ora anche in Spagna. Il quotidiano è punto di riferimento di grandi tradizioni per gli italiani all’estero, fondato nel 1950. Per questo giornale Buttaro segue molte iniziative nazionali, come le anteprime sportive della nazionale di calcio. Segue anche anteprime di spettacolo e quelle televisive nazionali. “Ut idem declarat”, come egli stesso dichiara, presenzia le conferenze stampa della RAI, Mediaset, Sky e La7. Per le sue eccelse qualità retoriche e oratorie viene invitato a presentare manifestazioni di grosso spessore culturale ed artistico internazionali. Lo si vede nelle foto pubblicate sui social, mentre intervista critici, intellettuali, cantanti, giocatori e artisti di altissimo livello.
Per non parlare poi della sua partecipazione dietro le quinte del Festivalbar, Cantagiro, Ballando con le stelle, tanto per citarne. Tra le prestigiose testate recenti e passate, “Il sole 24 ore”, con cui ha collaborato per 12 anni, “Radio 24”; tra le Agenzie di stampa, “Italbreaks”, il quotidiano “La Stampa” per la squadra del Cesena, nelle sue 2 ultime stagioni in serie A. Per l’impegno profuso con gli italiani all’estero è stato collaboratore di Radio Capodistria. In prima fila con con SBS, testata australiana, che trasmette in quasi 68 lingue, tra cui quella italiana, a cui il giornale dedica uno spazio di rilievo. In 38 anni di carriera ha avuto il piacere di fare circa 12.000 interviste con circa 35.000 foto di presentatore di eventi.
Per il 40’ anno di attività ha in progetto una pubblicazione dei suoi più peculiari incontri con personaggi famosi, come il grande Pelè, l’indimenticabile Maradona, Totti, Valentino Rossi; per lo spettacolo Celentano, Luciano Pavarotti, Pippo Baudo, Sabrina Ferilli e moltissimi altri. L’entusiasmo nel condurre è come agli inizi della sua carriera, tanto che, ogni volta che precede un’intervista, è emozionatissimo. Si può constatare la “res recens” di Fiumara prov. Reggio Calabria, il 24 settembre 2022, spettacolare iniziativa degli “Amici di Mino Reitano Onlus”.
Sono stati loro ad organizzare, progettare e allestire un museo, che ha ricordato e celebrato la straordinaria carriera del cantante. Ritenuto Ambasciatore canoro della Calabria in Italia e all’estero, Mino REITANO ha tramandato un’essenza incancellabile, sia per la splendida voce che per la sua profonda umanità. Era un big, che amava la sua terra. Era l’uomo della povera gente, che si era costruito la carriera da solo. Aveva iniziato con i suoi fratelli, si ricorda Antonio Reitano, Vincenzo (detto Gegè) Reitano e Franco Reitano (il nome del complesso varia tra Fratelli Reitano, Franco Reitano & His Brothers, Beniamino e i Fratelli Reitano).
Proprio lui, Mino, con quegli occhioni scuri del Sud, sapeva rapire, con la sua calda e meravigliosa voce, lo sguardo e l’animo del pubblico. Il cantante di Fiumara con immani sacrifici aveva sfondato nel mondo canoro. Chi può dimenticare la sua presenza e i suoi successi a Sanremo e Canzonissima? Quel giovane all’apparenza timido e ritroso, che in tanti credevano introverso, in realtà “Aveva un cuore che ti amava tanto”. Mai si era mai scordato di quegli odori, di quei profumi, del cibo calabrese che tutta l’Italia invidia, di quelle belle pietanze che rendono la punta dello “Stivale” unica. Sposatosi con Patrizia Vernola, pur vivendo ad Agrate Brianza, mai aveva dimenticato quel tanto venerato dialetto tipico calabrese e di esso ne andava fiero. Ogni volta che tornava giù in Calabria era come rivivere la sua fanciullezza, riordinare la sua giovinezza nello scrigno dei ricordi. La città di Messina lo ricorda a Piazza Duomo, come riferisce Silvio Cardile, incontrandolo con la Ford dei “Fratelli REITANO”, in un noto negozio di elettronica. Chi l’avrebbe mai immaginato un divo-eroe, che ci avrebbe lasciati così presto, a soli 64 anni… Eppure la sua memoria vive! Vive in ogni angolo di Fiumara. Vive a Reggio Calabria, in quella piazza a lui dedicata, dove qualche anno fa, Emilio Buttaro, è stato conduttore nella manifestazione di inaugurazione. Si ricorda REITANO, come unico italiano, ad avere frequentato, emigrante in Germania, e condiviso il palco con i quattro ragazzi d’oro di Liverpool, i mitici Beatles. Mino Reitano, autore e interprete di canzoni, tra le più belle: Meglio una sera (Piangere da solo) (Nisa, Alberto Salerno, Franco Reitano, Mino Reitano). Ancora il bellissimo brano “Italia” canzone scritta da Umberto Balsamo, inizialmente per Luciano Pavarotti, poi interpretata da Mino nel 1988. Stupende canzoni, tra cui “Avevo un cuore che ti amava tanto”, “Una chitarra, cento illusioni”, “L’uomo e la valigia”, “Una ragione di più”, interpretata anche da Ornella Vanoni. Oltre 30 milioni di dischi venduti, per catalogarlo tra i maggiori big della canzone italiana. Non tutti lo conoscono come scrittore del romanzo “Oh, Salvatore” del 1977, finalista al Premio Bancarella, ma in tv ha dimostrato doti di intrattenitore e conduttore televisivo. Grazie agli organizzatori “Amici di Mino Reitano”, artefici della galleria d’arte, lascia un’effigie permanente. La sua famiglia, così tutelata dai gossip, ha aderito con fervore. Tantissimi lì i ricordi, foto, immagini, oggetti rappresentativi di una straordinaria carriera, mai obliata. Persino la benedizione dei locali da parte del Vicario del Vescovo di Reggio Calabria, don Francesco Megale, parroco di Campo Calabro, che non è stato solo un atto di circostanza, ma davvero coinvolgente. Una famiglia di grandi valori la sua, dove il buon “Pater familias” aveva sempre riservato uno spazio indissolubile all’amore immenso per i suoi compaesani. Il “Museo tutto per Mino” realizzato con l’ausilio dell’associazione è stato inaugurato con la presenza delle straordinarie figlie del cantautore, Giuseppina Elena e Grazia Benedetta, che hanno tagliato il nastro augurale. Al di sopra delle circostanze emozionali la vedova del cantante, Patrizia Vernola, grande donna, moglie e madre, che nonostante non abbia potuto presenziare, ha inviato un suggestivo messaggio-video. Con esso illustra un percorso con spartiti, strumenti musicali, gigantografie, dischi originali, premi, onorificenze e abiti da scena. Fa da cornice l’emblema più veritiero, il caro violino, cui l’artista era legatissimo e da cui non se ne staccava. Commuovente il taglio del nastro, con un forte eco di applausi, insomma ricordi ed emozioni appassionate e toccanti. Speciale l’attimo dedicato alla voce di Mino nelle note “Calabria mia“. Tra i big che hanno voluto darne testimonianza, dà riscontro il video-ricordo di Orietta Berti. Si rammenta che entrambi sono stati ospiti in varie trasmissioni importantissime. Buttaro afferma che la Berti lo rammenta persona buona e sensibile, andato via prematuramente. L’omaggio per Mino sarà un altro magico ricordo per Giuseppina Elena e Grazia Benedetta Reitano, che tramite il Museo per papà, conserveranno stretto a sè l’amore e il calore della gente di Fiumara. Il giornalista Emilio Buttaro che tantissimi anni fa lo aveva incontrato, ci ricorda della travolgente intervista a Mino, cui è ancora oggi fortemente legato, la grande notorietà all’estero, in America, in Canada. Nonostante sia passato tanto tempo dal 2009, anno della sua scomparsa, il vivido ricordo del divo in America non si è per nulla affievolito. Ne è dimostrazione la trasmissione radiofonica “Sabato italiano”, condotta magistralmente dal Cav. Josephine Buscaglia Maietta a Radio Hofstra University di New York. Al “Sabato italiano” la giornalista-presentatrice della Hofstra, premiata al 1’ posto, come Radio University nel mondo, manda in onda le canzoni di Reitano. Si può testimoniare quanto vibrante sia il calore del pubblico durante la messa in onda delle sue canzoni. È lo stesso pubblico che ancora oggi porge i suoi consensi a quella voce indimenticabile, che Josephine, insieme alla sua Italia, non dimentica. L’interessante intervista con lo speaker d’eccellenza e giornalista, Emilio Buttaro volge al termine, lasciando un’impronta di valore. Il “Mr. del palco dei giornalisti” si rivolge al pubblico internazionale, attestando che il compianto Mino, oltre che ad essere stato un artista straordinario, è stato un fuoriclasse sul piano artistico ed umano. Termina con il messaggio che il cantante ha voluto trasmettere, cioè l’amore incessante per la vita. Invita gli italiani all’estero di ascoltare le sue canzoni, che tutte le volte imprimono una traccia, divenuta vestigia perpetua. Si sente onorato di averlo conosciuto, ricordando i pianti di quando il suo amato big arrivava secondo nei concorsi televisivi. Il “Museo degli Amici Onlus”, tutto per Mino è una briciola dell’amore per la musica che il cantante ha donato all’Italia e al mondo. Ciò è avvalorato dal fatto che la gente lo vuole ancora ascoltare entusiasta. Accorato rimpianto, ma grande certezza della sopravvivenza del calabrese tanto amato dalla platea interplanetaria. Sarà proprio la voce di “Italia, Italia” che lo custodirà per sempre, col sorriso, ma tanta nostalgia, negli italiani all’estero, insieme alla madre patria, affinché le sue memorie, lo rendano oggi e in futuro eterno.
Grazie ad Emilio Buttaro e “Viva Mino REITANO ”.