Presentato questa mattina, presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, il Festival Shakespeariano dello Stretto, realizzato dal regista Daniele Gonciaruk con gli allievi della Scuola Sociale di Teatro, in programma a Messina dal 18 luglio all’8 agosto prossimi.
Sulla scia del Piccolo Festival Shakespeariano del 2017, la manifestazione segue le orme della leggenda sulla presunta origine peloritana del grande autore inglese. In programma nuove versioni dei già collaudati “Sogno di una notte di mezza estate” e “Shakespeare Horror Story” e gli spettacoli in prima visione “Sogno di una notte a Bicocca” e Nudo Shakespeariano”.
Ad illustrare il programma l’attore e regista messinese con gli assessori del Comune Francesco Gallo (Sport e Spettacoli) ed Enzo Caruso (Turismo e Cultura) e l’attore Agostino Zumbo, tra gli interpreti di “Sogno di una notte a Bicocca”.
“Quest’anno il festival è un po’ ambizioso – ha dichiarato Gonciaruk – Lo abbiamo ribattezzato Festival Shakespeariano dello Stretto per dare un respiro largo, perché possa comprendere oggi, ma soprattutto domani, anche la Calabria e il pubblico calabrese sotto il cielo di Shakespeare. In questa visione di integrazione abbiamo pensato di coinvolgere i colleghi e amici della compagnia del Teatro Mobile di Catania, i quali hanno messo in scena un piccolo capolavoro, “Sogno di una notte a Bicocca”, che debutta dopo il nostro “Sogno”. L’ho voluto fortemente per la qualità del testo e perché il festival possa dare spazio in questa edizione, e spero in quelle future, a rielaborazioni e reinvenzioni di testi shakespeariani”.
Si inizia il 18 luglio al Palacultura con la commedia “Sogno di una notte di mezza estate”, nella versione rivisitata da Gonciaruk in una chiave pop originale e atipica,ove è inserito come colonna sonora un celebre brano di Raffaella Carrà. Una scelta artistica che oggi diventa un omaggio alla grande showgirl recentemente scomparsa.
Il 24 luglio, sempre al Palacultura, “Sogno di una notte a Bicocca” di Francesca Ferro, ispirato proprio al “Sogno”, in prima visione per Messina dopo due anni di tour e un ritorno in scena al Litta di Milano nel maggio scorso. Nella pièce, prodotta dal Teatro Mobile di Catania, una regista allestisce una rappresentazione del celebre testo con un gruppo di detenuti dell’omonimo istituto di pena catanese. Un omaggio a Shakespeare dove il teatro recupera la sua antica funzione catartica, nato dall’allestimento del “Sogno” realizzato dalla Ferro (figlia di Turi Ferro e Ida Carrara) a Bicocca, e secondo capitolo di una trilogia dedicata al Bardo. “Nello spettacolo gli uomini interpretano anche ruoli femminili come ai tempi di Shakespeare – ha specificato l’attore Agostino Zumbo – e questo porta a situazioni esilaranti ma anche forti, di grande scontro tra i protagonisti”.
Dal 28 luglio all’1 agosto, al Forte San Salvatore, torna l’ormai classico appuntamento con “Shakespeare Horror Story”. I luoghi suggestivi della Madonnina del Porto faranno da cornice ad un percorso nelle tragedie del Bardo. Tra luci e ombre dell’imponente struttura, rivivranno le grandi commedie “Amleto”, “Tito Andronico”, “Otello”, “Riccardo III”, “Romeo e Giulietta”, “Re Lear” e “Macbeth”. Lo spettacolo verrà rappresentato con due repliche a sera (19.00 e 21.00) solo per 55 spettatori alla volta.
Si chiude in bellezza dal 6 all’8 agosto, presso l’Accademia di Belle Arti di Messina, con “Nudo Shakespeariano”: un’indagine sulla contraddizione tra destino e volontà, un viaggio interiore che ruota attorno al concetto di sacrificio, ed alla“fatale seduzione” dell’Arte.
Festival Shakespeariano dello Stretto è promosso dall’associazione culturale Officine Dagoruk col patrocinio di Comune e Città Metropolitana di Messina, Fondazione Bonino-Pulejo, Accademia di Belle Arti di Messina e la collaborazione del Comando della Marina di Militare di Messina. Main Sponsor è Caronte & Tourist.