il Comune di Genova vuole entrare a far parte, con Messina, nella Convenzione della Carta di Corfù e nella Rete Euromediterranea “Sulle Rotte di Lepanto"
L’Assessore al Turismo e alla Valorizzazione del Patrimonio Fortificato Enzo Caruso, in transito a Genova per motivi personali, è stato ricevuto a Palazzo Tursi, sede del Comune del capoluogo ligure, dall’Assessore alla Programmazione dello Sviluppo Economico e Valorizzazione del Patrimonio Stefano Garassino.
Durante l’incontro sono stati messi a confronto le peculiarità storico-ambientali che accomunano le città di Messina e Genova, con particolare riferimento alle Fortificazioni del periodo umbertino e al percorso di valorizzazione e promozione dell’intero sistema difensivo.
Il Comune di Genova ha recentemente presentato un progetto al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per il recupero dei forti genovesi (trasferiti dal Demanio alla disponibilità del patrimonio comunale) e la realizzazione di una cabinovia che colleghi la costa alle alture, con l’intento di affidare le strutture, una volta ristrutturate, ad Associazioni culturali e di volontariato.
Un percorso di recupero e riqualificazione, già avviato a Messina dalle Associazioni concessionarie e dal Comune che nel 2006 prese ad esempio il modello veneziano messo in atto dall’allora Sindaco Massimo Cacciari e dalla Società Marco Polo, presentato dall’Assessore Caruso al collega genovese; un lungo lavoro di collaborazioni, di azioni del volontariato, di protocolli che ha consentito oggi non solo di strappare all’incuria e all’abbandono Forti dello Stretto e metterli in Rete come attrattore di Sistema dal punto di vista, architettonico, culturale, turistico e ambientale, ma anche di entrare a far parte, con la firma della Carta di Corfù del 2019, della Rete Internazionale delle Città Fortificate europee con la Convenzione “Faro per i Forti. Forti che Uniscono”.
È stato quindi approfondito il legame storico tra Messina e Genova sia riferito agli scambi commerciali del XVI e XVII secolo (a Messina esisteva il Consolato Genovese), sia per la presenza nel porto di Messina, nell’agosto del 1571, del Principe Giannandrea Doria al comando delle Galee che presero parte alla Battaglia di Lepanto (presso il Palazzo Doria è esposto l’arazzo della concentrazione della Flotta cristiana nel porto di Messina).
Al termine dell’incontro, nel ringraziare il collega Caruso per il proficuo confronto di esperienze, anche legate all’attività amministrativa che i due sindaci Cateno De Luca e Marco Bucci conducono nelle rispettive Città Metropolitane, l’Assessore Garassino ha manifestato l’interesse che il Comune di Genova possa entrare a far parte, con Messina, della Convenzione della Carta di Corfù e della Rete Euromediterranea “Sulle Rotte di Lepanto. Dallo Scontro all’Incontro” con Messina capofila insieme al Comune Greco di Lepanto e alla Marco Polo Project di Venezia.
Caruso ha quindi donato al suo ospite la pubblicazione “Le Vie dei Forti”, realizzata nell’ambito del suo Dottorato in “Turismo, Territorio Ambiente”, che rappresenta il primo censimento delle Opere del Genio Militare sui Peloritani create a protezione, dal rischio idrogeologico, delle strade di collegamento tra le Fortificazioni.