“I Beddi”, l’etimologia della parola, li etichetta “geni dell’arte pura”. Sono un gruppo di artisti siculi dei quali, oltre alla bellezza esteriore del poeta Gabriele D’Annunzio, è presente un’interiorità, che scaturisce dalla melodia dei suoni, dei loro arcaici e moderni strumenti musicali.
Il gancio è lei l’insuperabile giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, conduttrice della trasmissione radiofonica “Sabato italiano”, di Radio Hofstra University di New York. Da lì, la loro voce sta facendo il giro del mondo. “I Beddi” con una voce pazzesca, con i loro meravigliosi brani e suoni hanno totalmente trascinato il pubblico degli italoamericani. Qualche settimana applausi e tributi a New York City, in un evento gigantesco, sponsorizzato da “ARBA Sicula” e dall’ineccepibile Presidente, Gaetano Cipolla. Il tutto nella splendida aula di Italian Charities of America, 83-20 Queens Blvd, Elmhurst, NY 11373 il 1 ottobre, 2022.
Dopo il permesso di registrazione, accettato dal cantante-mandolinista, rappresentante dei “I Beddi”, inizia l’intervista vera e propria. Intelligente, colto e perspicace Davide Urso ci racconta che il gruppo nasce nel 2005, mentre si rimodula nel 2007. Da quel momento la formazione è sempre la stessa. Giampaolo Nunzio, zampogna, friscaletti, flauto traverso, organetto, voce, bouzouki proveniente da (S. Teresa di Riva/ Furci Siculo), Mimì Sterrantino voce, chitarra, armonica (Taormina/Castelmola), Davide Urso (Acireale), mandolino, marranzano, tamburelli, canto e recitazione; PierPaolo Albertini (Catania), bassista e controbassista. La band è spalmata, come riporta Urso, sulla Sicilia orientale, tra Catania e Messina. Sono due i musicisti che hanno allargato il suono della band, Alessio Carastro( Acicatena) alla batteria; Francesco Frudà, chitarra elettrica (Giardini). Il suono tradizionale nel 2011 viene rivoluzionato dai due musicisti New entry. Sono tutti di grande spessore professionale; basti pensare che Urso è diplomato al Conservatorio in mandolino; mentre Nunzio in flauto traverso; Carastro in percussioni; Frudà, in chitarra jazz; Albertini in contrabbasso. Da ciò si evidenzia che sono dei colossi della musica, elemento imprescindibile della loro vita musicale. Il gruppo qualche tempo fa ha conosciuto uno straordinario personaggio, Adam Muri Rosenthal, professore alla Arwad University, Istituto Italianistica. Questo si è innamorato della Sicilia, dei suoi suoni e della musica dei “I Beddi”.
Nasce l’idea di una lezione-concerto ad Arwad negli Stati Uniti. Accordi tra le parti, così il tour inizia il 28 settembre e ritorno in Italia il 13 ottobre, dopo 8 concerti, 3 all’Università e 5 altrove. Il suddetto percorso è stato determinante dopo Arba Sicula e Presidente Gaetano Cipolla. L’evento svolto a New York ha delineato una sala strapiena ed un pubblico strepitoso, che ha fatto parlare la stampa mondiale. In tale occasione hanno avuto una performance con la grande artista italoamericana folk, Michela Musolino, voce e tamburi, esibitasi all’interno di alcuni loro concerti. Un pubblico esilarante, che è andato in delirio nel sentire il calore dei canti e dei brani siciliani del gruppo pop- folk. La band che da tempo è ritenuta dai critici del settore folk tra le più innovative e caratteristiche della Sicilia. Le loro peculiarità sono commozione e desiderio dei profumi della Trinacria, accesi dal calore e delle voci dei nostri “Beddi” artisti. L’emozione ancora più intensa e trascinante è stata quando il Cav. Josephine Buscaglia Maietta, ha annunciato l’esordio del gruppo. Un’enfasi in cui la sala gremita ha cantato e ballato ininterrottamente, condivisa da giovani e adulti. La giornalista Castelvetranese, con la sua voce calorosa e come un biglietto da visita, ha puntualizzato i loro giusti meriti canori. Lo spettacolo avvenuto a New York City, sponsorizzato da “ARBA Sicula”, si è celebrato nella splendida aula di Italian Charities of America, 83-20 Queens Blvd, Elmhurst, NY 11373 il 1 ottobre, 2022. Urso prosegue la sua esposizione sugli strumenti antichi acquistati e fatti ristrutturare. L’obiettivo che si propone la band è farsi conoscere da più gente possibile, dopo aver girato in lungo e in largo Italia, Austria, Ungheria, Belgio, Danimarca. Ora è nel cuore dell’America, di New York e nel cuore degli italoamericani. I loro pezzi lasciano il segno, indelebile. Davide rimarca il fatto che la struttura dei musici si è allargata con la figura di Ottavio Leo, arrangiatore. Ogni prodotto ha un percorso che lo precede, come i suoni, i colori e i profumi tipici della Sicilia. La gradevolissima intervista è al suo epilogo con l’affermazione che l’America e gli emigrati all’estero vorrebbero sentirsi dire. I Beddi vogliono ritornare presto negli States. Vogliono riabbracciare quel pubblico che li ha osannati. Vogliono rivedere quegli sguardi intrisi di lacrime, riso e nostalgia. I Beddi hanno regalato amore, dolcezza, ricordi di canzoni antiche, rivisitate e accarezzate dalla loro musica. La professionalità si deduce dalle melodie, quelle melodie che fanno sognare e dimenticare le problematiche quotidiane. È per questo che ai “Beddi” siciliani vogliamo dire: Siete Beddi come la nostra bandiera italiana! Al loro vorticoso successo si aggiunga quello dei loro brani suonati in tutte le Radio dall’Europa, all’America e all’Australia.
In sintesi il Percorso artistico dei “I Beddi”è rilevabile in tutti i canali social web: Nel 2010 i Beddi Premio Trinacria. Tarantella Blues è il pezzo centrale del secondo CD: Siciliazero, in Malesia al Reinforest music fest. Ppi jopcu e pp’amuri primo lavoro discografico prodotto dall’Associazione Culturale il Tamburo di Aci nel 2008. Progetto videoclip in lingua siciliana del brano: A la fera di li paroli, regista Gian Maria Musarra, marionette di Ezio Scandurra. Nel 2012disco: E falla bedda la ninnaredda. Nel 2014 Premio Cruijllas, dall’Associazione Culturale Sikania; premio Corrado Maranci, nazionale e internazionale. Nel 2016: Della rivoluzione… e di altri folklorismi. Nasce un genere musicale rinnovato, il Siciliy Unconventional Folk. Il Disco si avvale di ospiti importanti: Santi Pulvirenti, Rita Botto, Totò Nocera, Daniele Zappalà, Antonio Putzu. Nel 2017 secondo videoclip del singolo: L’armata dei pupi siciliani. Il brano arrangiato da Santi Pulvirenti; il video girato da Andrea Coppola sostenuto da Zoom Filmmakers e Viu’ artivisive con la Compagnia Sikilia e dei Pupi siciliani di Martino Rabuazzo. Nel 2019 nuovo singolo e terzo videoclip: Ciuri d’amuri. Nel 2021 esce il nuovo Album: Non chiamateci folksinger.. Nel 2022 nuovo singolo dal titolo: Sugnu Latru, collaborazione Marco Corrao e Simona Sciacca. Il brano prodotto dall’Associazione Culturale Il Tamburo in collaborazione con “Suoni Indelebili”, nuova Etichetta discografica della band. Il brano più rappresentativo del gruppo Quannu viru a tia già inciso da quattro gruppi (Karadros, Suddanza, Nuovi Tarì, Ballano’o etnoacustica), suonato in tutta l’Italia e all’estero (anche sotto nomi diversi Quandu viu a tia, Quandu viju a tia, Quannu viru a tie) da YouTube.