Il Messina al San Filippo dopo l’amara trasferta di Foggia, terza partita in casa per gli uomini di Auteri che devono assolutamente vincere lo scontro odierno per non perdere il treno dei playout contro un Picerno che non naviga in buone acque.
Diverse le novità rispetto all’undici sceso in campo allo Zaccheria lo scorso mercoledì: innanzitutto, Trasciani in difesa, che sostituisce all’ultimo minuto Angileri vittima di qualche fastidio durante il riscaldamento; Fiorani ritorna ad assaporare la fascia; a Curiale e Catania viene affidato il reparto offensivo a supporto di Zuppel.
Da segnalare le condizioni penose del terreno di gioco, peggiorate dai rovesci abbondanti che si sono abbattuti nei giorni scorsi sulla città: resta comunque inconcepibile il fatto che si facciano disputare gare di una lega professionistica su un simile campo.
La prima occasione è degli ospiti al 5′ con una bella incursione sulla sinistra di Esposito, chiuso da Berto guadagna un calcio d’angolo. Al 6′ ci riprova ancora Esposito, stavolta con un tiro-cross smanacciato da Lewandowski in corner; su questo calcio d’angolo De Cristofaro segna ma l’arbitro interrompe il gioco segnalando un fallo in attacco. Due minuti più tardi ci prova Marino dalla lunga distanza, troppo velleitaria la sua conclusione. Buon avvio di gara da parte del Picerno pericolosi di nuovo con Esposito la cui conclusione viene stoppata dalla difesa di casa. Al 32′ l’asse Reginaldo-Esposito prova ad impensierire la difesa del Messina: buon tiro da parte di Esposito che viene deviato in angolo.
Al 38′ arriva il gol degli ospiti: punizione concessa dal direttore di gara, Dettori mette al centro un buon pallone sul quale si avventa Guerra, il cui tiro da fuori si rivela letale per Lewandowski che non trattiene. È 1-0 Picerno, risultato certamente meritato per ciò che il campo ha detto in questa prima frazione di gioco.
Il secondo tempo si apre con una girandola di cambi da una parte e dall’altra: Auteri prova la carta Balde, rilevando Zuppel, apparso comunque il più attivo del reparto difensivo. Longo, dal canto suo, prova a difendere il risultato rimpolpando la mediana.
Al 15′ i tifosi della curva sud lasciano la loro postazione per andare a protestare contro la dirigenza.
Non ci sono azioni da grandi sobbalzi; solo al 20′ la partita si riaccende per un attimo quando Versienti perde un brutto pallone sulla propria trequarti concedendo a Kouda, entrato da qualche minuto, di involarsi verso la porta; serve poi De Cristofaro che prova un diagonale che si spegne a lato di Lewandowski. Il Messina non costruisce, non reagisce e, anzi, concede una clamorosa occasione di raddoppio al Picerno: angolo regalato da Berto, Dettori si incarica della battuta, Esposito di testa centra il palo per la disperazione dei suoi. Al 27′ provvidenziale l’intervento in chiusura di Trasciani. Dieci minuti più tardi è Lewandowski ad intervenire sul destro dal limite dell’area di Kouda.
Finisce così, dopo 6 minuti di recupero, un’altra, l’ennesima brutta figura del Messina, sempre più ultimo in classifica.