Riceviamo e pubblichiamo:
“Apprendiamo dell’imminente inizio del servizio di raccolta differenziata col sistema definito “porta a porta” e pur consapevoli della complessità del tema e, ancor più, della sua organizzazione, senza alcuno spirito polemico ma nel comune interesse che venga offerto -ed al contempo fruito- un buon servizio, abbiamo la necessità, ed il dovere, di evidenziare alla Messina Servizi Bene Comune alcune criticità che trasformerebbero, ciò che reputiamo azione di grande impatto ambientale ed ecologico, in un disservizio che nuocerebbe l’intera comunità sotto più profili.
Partendo da una valutazione prettamente visiva, il territorio della ns circoscrizione si presenta caratterizzato da due fondamentali elementi: l’alta densità abitativa e la presenza di numerosissime attività commerciali di piccole e medie dimensioni.
La presenza di un così forte agglomerato urbano, con caratteristiche costruttive difformi tra loro, rende indispensabile la previsione, e conseguente applicazione, di un sistema misto: molti Condomini non hanno spazi sufficienti per custodire al loro interno i kit di mastelli, altri non sono accessibili nei loro spazi comuni al mezzo della Messina Servizi e solo un numero, non ancora ben precisato, avrebbe le condizioni complete, ovvero spazi comuni sufficienti per allocare il kit di mastelli e la possibilità di accesso carrabile ai mezzi di raccolta.
Ciò fa sì che si presentino evidenti difficoltà, laddove non del tutto impossibilità, nell’esatto espletamento del servizio.
Le già esposte soluzioni, ai similari problemi in altre zone della città, non appaiono nell’immediato possibili risoluzioni;
perché laddove, a titolo esemplificativo, in assenza di spazi comuni per i mastelli, si è prevista la consegna di singoli sacchetti da collocare in specifico orario fuori dalla propria abitazione e nelle immediate vicinanze dei portoni, di fatto crea un’assurda e poco decorosa situazione in cui avremo dei marciapiedi, seppur per qualche ora, invasi da sacchetti alla mercè di chiunque transiti; a ciò si aggiunga che proprio il transito sicuro sul marciapiede verrebbe impedito e/o reso difficoltoso con conseguente rischio di dover camminare a piedi su carreggiata stradale;
ed ancora l’umido verrebbe comunque conferito nei mastelli a ciò dedicati e se lo spazio non è sufficiente neanche per la loro collocazione, dove devono esser custoditi?
E, nell’esporli per ore all’esterno, chi risponderà di eventuali loro sottrazioni e/o danneggiamenti?”