La polizia ha arrestato un messinese sessantenne con un kg di marijuana
Nei giorni scorsi, nel corso di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti predisposti dal Questore di Messina, la Squadra Mobile ha tratto in arresto un sessantenne messinese, già gravato da pregiudizi di polizia.
L’uomo è stato notato dai poliziotti in una strada cittadina in zona centro, alla guida di una utilitaria. Al conseguente controllo, si è mostrato particolarmente nervoso e non ha saputo fornire indicazioni precise su dove si stesse recando.
Ne è conseguita la perquisizione sul veicolo, ove è stata rinvenuta una borsa con all’interno due buste in plastica trasparenti contenenti circa 1 Kg di marijuana.
Al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G., l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, per lì permanere a disposizione della A.G. procedente.
Controlli dei Carabinieri nei cantieri edili di tutta la provincia del messinese.
4 denunce, un’attività sospesa ed oltre 85.000 euro di multe comminate
Nel bimestre aprile – maggio 2022, nell’ambito delle attività e dei servizi di controllo dei cantieri edili disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Messina, d’intesa con il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina Ing. Venerando Lo Conti ed attuate dai Carabinieri delle Compagnie di Messina Centro, Milazzo, Patti e Mistretta, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo, sono stati ispezionati 4 cantieri dislocati nella provincia. Tutti i controlli hanno avuto come finalità la verifica del rispetto delle normative di settore, con particolare riferimento alla tutela ed alla sicurezza dei lavoratori.
I Carabinieri hanno denunciato 4 persone all’Autorità Giudiziaria comminando a carico dei responsabili sanzioni ed ammende per l’ammontare complessivo di oltre 85.000 euro nonché la sospensione temporanea di un’attività, a seguito delle gravi criticità riscontrate. Tra le violazioni accertate dai militari dell’Arma, emergono, in particolare, quelle per l’aver omesso: di attuare le tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi in materia di valutazione del rischio elettrico; la formazione dei lavoratori sui rischi della loro attività in cantiere; l’invio a visita medica di due lavoratori; di assicurare la viabilità delle persone e dei veicoli all’interno del cantiere; di adottare adeguate misure alle impalcature o ponteggi atte ad eliminate pericoli di caduta di persone o cose; nonché adottare misure di protezione collettiva atte ad evitare cadute dall’alto.
Inoltre, nel corso dei servizi sono stati controllati circa 28 lavoratori ed i Carabinieri hanno scoperto la presenza di un lavoratore “in nero” motivo per cui, a carico di un’impresa, è stata comminata la sanzione aggiuntiva di 2.000 euro, con l’obbligo di regolarizzare la sua posizione.
Controlli dei Carabinieri negli esercizi pubblici sul litorale ionico messinese.
Denunciata la titolare di un ristorante.
Sequestrati alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità.
Ieri, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, con il supporto del personale tecnico Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’A.S.P. di Messina, hanno eseguito una serie di controlli ad esercizi pubblici sul litorale ionico della provincia messinese, finalizzati garantire la sicurezza alimentare a tutela dei consumatori.
All’esito delle attività di controllo, i Carabinieri hanno deferito, alla competente Autorità Giudiziaria, la titolare di un ristorante di Alì Terme (ME) per dichiarazioni mendaci contenuti nella SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e per il cattivo stato di conservazione di circa 70 kg di alimenti tra carne, pesce e verdure, privi di tracciabilità che i militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro. A seguito delle violazioni accertate, i Carabinieri con l’ausilio del personale ASP hanno proceduto alla chiusura del ristorante per 7 giorni, comminando a carico della titolare sanzioni amministrative per l’ammontare di 7.500 euro.