Che metodo utilizza il consulente filosofico?
“Non esiste un metodo, inteso come una ricetta da utilizzare tutte le volte – spiega il prof. Pollastri nell’intervista – c’è una strada da seguire, quella di far riflettere (nel dialogo) porre domande, cercando di capire come pensa il mio interlocutore, farlo capire a lui stesso”. Capire quali sono le categorie di pensiero, i concetti che usa per interpretare il mondo. A quali valori fa riferimento, quali i più importanti e quali meno. Spesso gli individui non dedicano sufficiente tempo per comprendere quali gerarchie di valori utilizzano per interpretare il mondo. Oppure credono di assegnare determinati valori quando in realtà ne assegnano altri.
E allora per il filosofo si tratta di far riflettere l’ospite (cliente) attraverso domande, affinchè capisca quali sono i presupposti del suo stato. I presupposti sono i valori assegnati alle cose del mondo, come sono organizzati assieme, quali sono imprescindibili e su quali si può venire a patti. Ecco a cosa serve la consulenza filosofica.
Per il filosofo non si tratta di affrontare le problematiche con le modalità tipiche di un approccio psicoterapeutico, preoccupandosi della relazione, non è la relazione che interessa al filosofo, ma il modo in cui l’ospite pensa quella relazione e le relazioni in generale.
Nella nostra società nichilista la consulenza filosofica è più una chance per la filosofia o per la società e l’individuo?
“Per tutti e tre”. Per la filosofia perché rivendica il valore perso agli occhi della società. La filosofia dà risposte importanti per vivere al meglio la vita. Risposte aperte, dinamiche, la filosofia apre “scenari di risposte”, non dà risposte chiuse, tipiche delle scienze. La vita è un ambito ampio e quindi ha bisogno di risposte aperte alla possibilità di cambiamento. L’arte del ben pensare, il pensare ricco, complesso, profondo, è un’arte importante da praticare per tutti. È lo strumento migliore per affrontare la vita.
Dunque la consulenza filosofica è importante sia per gli individui che nei momenti di sconcerto trovano in essa la chiave di lettura del proprio stato, sia per la società che essendo fatta di relazioni tra individui non può che trarne vantaggio nella chiarificazione di tali rapporti. Cioè se il pensiero razionale complesso può sciogliere nodi relazionali, per la società è fondamentale che sia disponibile uno spazio di riflessione filosofica.