Ieri notte ,il filo d’amore che legava Domenico BandieraMonte alla sua vita di bambino felice,si è spezzato violentemente ed il bimbo è volato volato via a soli 4 anni lasciando andare la mano della sua mamma Ambra Cucina che da giorni faceva appelli disperati a tutta Italia sui social e a tutti i giornalisti per fare girare il suo grido di dolore e di aiuto per salvare la vita al suo bambino.
Il piccolo Domenico era stato portato in urgenza il 30 giugno all’ospedale Garibaldi di Catania per un virus intestinale e viene mandato a casa.
Il 4 viene portato al San Marco e dopo 4 ore su una sedia in attesa viene ricoverato e viene posto un sondino naso-gastrico, all’ 1.00 di notte circa viene trasferito al Policlinico San Marco di Catania e li comincia quell’odissea che nessun bambino al mondo dovrebbe mai attraversare.
La mamma denuncia da subito un caso di mala sanità.
Dopo 7 ore, in codice rosso,viene trasferito “in un sacco blu,”come racconta la mamma Ambra, al Policlinico di Messina dove viene diagnosticata polmonite e compromissione di molti organi interni a causa del batterio dell’ enterococco. ( si presume che abbia potuto contrarlo attraverso il sondino che gli era stato attaccato qualche giorno prima negli ospedali catanesi).
Viene trasferito all’ospedale San Vincenzo Sirina di Taormina, in fin di vita e dopo 3 arresti cardiaci e la rianimazione,viene riscontrato un fatale edema celebrale che non ha lasciato speranza.Domenico ha smesso di lottare,una lotta impari e devastante per un bambino di 4 anni compiuti il giorno prima.
Questa notte Domenico muore e la salma viene immediatamente sequestrata dopo la denuncia dei genitori;saranno le autorità a stabilire cosa sia successo.
La mamma Ambra Cucina continua a gridare al mondo: “Voglio giustizia. -Non si può entrare in ospedale per un banale virus intestinale e finire in questo modo.-
La madre aveva lanciato un appello sui social chiedendo di essere aiutata da qualsiasi medico avesse potuto salvare il bambino.
Il piccolo si era sentito male il 29 giugno. Un banale disturbo intestinale che era stato curato in un ospedale di Catania da dove era stato dimesso.
La vita è un filo sottile……e troppe volte purtroppo questo filo viene viene interrotto, strappato, viene improvvisamente tagliato,reciso,spezzato,quel filo invisibile sospeso da quel soffio di vita che avrebbe dovuto condurre “Domenicuccio” come ogni bambino,verso l’umana felicità.