L’Intervista a Laura Simoncini, giornalista dell’unico giornale cartaceo di Messina e dell’emittente locale RTP, risulta tra le più suggestive.
Laura, occhi profondi di sicula bellezza, è una giovane mamma.
Il suo tesoro è un ragazzino, Gabriele, che definisce “il principino”.
Sposata con un ingegnere, che conosce dai banchi di scuola e che qualifica come “sua forza”.
Era una ragazzetta a cui piaceva molto scrivere. In principio avrebbe voluto fare giornalismo prima di laurearsi. Studia presso l’Università di Messina nella Facoltà di Lettere e si laurea. La Simoncini può finalmente “spiccare le ali” nell’intraprendere la carriera giornalistica, dando in qualche modo voce alle sue emozioni.
Riferisce che il giornalismo è ben diverso: sono le storie degli altri ad essere raccontate. Non bisogna mettere del proprio! Laura sostiene che, nonostante i sentimenti vengano soffocati da uno stile puramente etico, qualche piccolo angolino lo riserva a dar voce al suo piccolo giudizio.
Ricorda la prima conferenza stampa a cui ha partecipato. Era un’esperienza nuova, un’emozione intensa in un mondo sconosciuto. Poi l’esperienza attenua questi tratti e dà luogo alla sicurezza.
I primi anni sono stati presso l’emittente Messinaweb.tv, anni in cui è sata ammessa nell’Ordine dei Giornalisti ottenendo il tesserino di pubblicista nell’anno 2006.
Lì ricorda di essere stata guidata da Carlo Cucinotta, prezioso maestro e fondatore della medesima testata.
Inizialmente Laura si occupa di politica; rammenta le sere al consiglio comunale di Messina fino alle due di notte.
Nel 2007 approda a Gazzetta del Sud, dedicandosi ad eventi culturali.
Ogni articolo lascia un po’ di sè. Ci racconta che le riaffiora alla mente l’episodio di un suo articolo sullo sbaraccamento, durante il quale una signora la chiamava continuamente per essere confortata. La tenerezza e l’umanità della giornalista, riemergono attraverso l’animo delle persone. Ha avuto molti riconoscimenti, ma lei si sente piena di gratitudine verso quelle persone per le quali ha costruito un articolo, da cui si è sentita apprezzata. Un personaggio famoso che le è rimasto impresso è il cantante RAF, il quale per un’intervista la contattò personalmente al telefono di casa. Fu Filippo Presti della Gazzetta del Sud a proporre l’articolo con intervista. La giornalista, che da sempre ha amato le canzoni di RAF, suo mitico cantante, fu al settimo cielo. Quello stato d’animo si è ulteriormente arricchito sel sentire la cordialità e gentilezza del suo mito.
Il più recente premio di Laura, la si deve al Premio Colapesce, premio del quale va fiera, alla 36 ‘ edizione con il patrocinio gratuito del Comune. Il premio è organizzato da sempre da Lillo Alessandro, che è l’anima del Colapesce.
Viene assegnato a personalità che si sono distinte nell’ambito del sapere, cultura, scienza e arti. Sono persone che tengono alto il nome di Messina, anche fuori dall’Italia. Lì Laura ha ricevuto il riconoscimento da colei che definisce “sua seconda mamma e sua maestra”. Si tratta della prima giornalista professionista in Sicilia, Italia Cicciò Moroni, grande esempio di cultura internazionale.
Forte commozione ed emozione per le parole espresse dalla Cicciò a favore di Laura. Le chiediamo se, potendo scegliere un ruolo nel giornalismo tra inviata speciale, conduttrice di tg o di trasmissione, cosa sceglierebbe. Risponde, con la sua preponderante calma, che ha sempre sognato di fare il Direttore. Bisogna lavorare molto, insiste, tuttavia, sognare non costa nulla. I suoi occhi e la sua penna, continua, devono servire per raccontare al pubblico ciò che è giusto. Poi i riconoscimenti ben vengano. Ai giovani che si avvicinano al giornalismo suggerisce di scrivere. Non abbandonare mai la curiosità. Saluta gli italiani all’estero; li ammira moltissimo per il loro coraggio e determinazione. Sono loro che, pur avendo lasciato fisicamente l’Italia, non hanno dimenticato le proprie radici, i profumi e i sapori della propria terra. Si augura che ci sia più la “fuga di cervelli”, ma che le nostre intelligenze possano trovare basi solide lavorative nella madre-patria. Dedica questa emozionante intervista alla sua dolce mamma, che la guarda e protegge dal cielo. La dedica alla sua famiglia, al suo papà, alla sorella Cristina con i nipotini, al marito, che è il suo conforto da quando aveva 14 anni. La dedica all’amore della sua vita, il piccolo Gabriele, che ogni giorno la riempie di gioia con il suo infinito amore.
L’intervista volge al termine con le ultime frasi bellissime della giornalista Laura Simoncini: “Credere sempre nei propri sogni, anche se le difficoltà ci saranno sempre. È la vita che porta ad averle. Per poter realizzare i sogni, occorre impegnarsi tanto. Non farsi abbattere dalle avversità e andare avanti con il proprio obiettivo.”