L’illustre poeta in tempo d’emergenza invoca la ratio umana.
Conversare con Mario Senatore, nato a Padula (Campania), classe 1940 portati benissimo, cultore di poesia e studioso delle belle lettere, trasporta come in una nuvola di benessere culturale.
È, insomma, una passeggiata tra le note musicali dell’erudizione, poichè la sapienza dell’intellettuale conia le sue parole come fra le più emozionanti interviste. Il poeta è tra i più insigni poeti campani. È il “fanciullino” mai cresciuto di Giovanni Pascoli, il “poeta per sempre”.
Quando gli viene chiesto da dove scaturiscano i suoi versi, risponde che ogni qualvolta esamini un elemento della natura, l’osservazione di un tramonto, un accadimento, un bambino, tutto diventa oggetto dell’intenso rapporto dell’animo e della sua ispirazione poetica. Nasce in lui l’esigenza di portare sulla pagina bianca ogni sensazione ed emozione vissuta, che in termini letterari diventa alta poesia.
Il Prof. Senatore prova un grande trasporto e sentimento di ammirazione nei confronti degli italiani d’America. Sono coloro che, partiti con una valigia per fare fortuna, hanno creato il loro futuro. Alla mancanza dell’Italia sopravvivono col ricordo delle tradizioni, usi e costumi italiani. Dichiara che il suo trasporto per l’America è rafforzato dalla determinazione degli emigranti, che con il coraggio e amore per la loro terra sono stati i messaggeri dell’italianità. Afferma il “poeta di Padula” che sono gli stessi italiani che hanno inseguito i propri sogni.
L’America è per loro “terra promessa” che li ha incorniciati messaggeri di ideali all’estero. A questo proposito, con un’intercalare di lodevoli apprezzamenti, sottolinea il contributo educativo e socio-culturale di un personaggio, una siciliana che lui conosce bene, come ospite del suo programma. È la giornalista e Presidente AiAE (Associazione Educatori Italiani in America), che dell’America ne ha fatto la sua seconda patria. Si tratta della Regina del “Sabato italiano”, trasmissione di Radio Hofstra International di New York, Cav. Josephine Buscaglia Maietta. Mario la definisce “impagabile”, perché la sua dolcezza, il suo sorriso, le sue parole e la sua positività vengono trasferiti al pubblico interplanetario. La descrive come “la freccia rossa d’Italia”, un treno in corsa senza fermate. Attraverso i numerosissimi radiospettatori, dall’Europa all’Australia, diviene Ambasciatrice d’identità italiana nel mondo. Il poeta ha una produzione di circa centocinquanta poesie.
Tra le sue opere predilige la poesia: La mia terra. Qui è presente “un abbraccio ecumenico” con la Campania, quindi, la fusione tra lui e la sua terra. Le virtù poetiche del Professor Senatore sono state riconosciute e acclamate da eccelse personalità: il Dott.Vitaliano Esposito (Procuratore Generale emerito della Suprema Corte di Cassazione); Dott. Luigi Manzella(Vice Presidente emerito Corte Costituzionale); Prof. Francesco D’Episcopo, emerito Docente dell’Università Federico II di Napoli e anche insigne critico letterario; Alessandro Quasimodo, figlio del celeberrimo poeta siciliano del Novecento della schiera degli Ermetici. Con Alessandro ha avuto contatti culturali e scambi di idee e applaudito per la “sensibilità, capacità di “sentire” nel profondo…” Diverse le testimonianze di ammirazione nei confronti di Senatore. Importante il coinvolgimento della sua presenza assidua nell’Associazione “Amici di Totò”, Presidente, avv. Alberto De Marco, che opera a fini benefici ed assistenziali. L’Associazione effettua i suoi eventi al Parlamento, Camera dei deputati a Roma e a Napoli anche nella sede delle poste centrale. Per Totò( Principe Antonio De Curtis), il Prof. Senatore ha scritto la poesia “Attore”, ove è evidente la capacità di fingere e nello stesso tempo estrinsecare e mascherarsi e giungere con messaggi gioiosi ed edificanti al pubblico. Negli ultimi eventi dell’Associazione “Amici di Totò” si sono susseguite varie personalità dello spettacolo, come il famosissimo cantante Al Bano, il musicista e cantante Renzo Arbore, Francesco La Rosa, siciliano ppremiato per la regia e Franco Maricchiolo, siciliano di Messina, fotoreporter internazionale.
L’intervista con lo “scrutatore dell’animo umano”, padrone del verso poetico, sì conclude con l’abbraccio caloroso agli italiani d’Italia ed anche d’America.
Il “Professore” raccomanda, in tempo di Pandemia, prudenza e scrupolosità nel seguire le regole, non solo dettate dal governo, ma anche dalla coscienza personale e dalla maturità di ciascuno. Invita a non colmare i vuoti con atteggiamenti di menefreghismo e tracotanza, ma essere responsabili per il bene comune. Solo così si potrà superare la crisi in atto e le paure per il Covid.
L’abbraccio corale che Mario dona agli americani è colmo di emozione, ma anche di infinita speranza per tutti gli uomini dell’Universo che, oggi più che mai, sono chiamati alla solidarietà e al rispetto altrui.
CV.Mario Senatore– nato a Padula e vive a Salerno. Definito “poeta della vita”, “poeta gentiluomo”, “speleologo dell’anima” è dotato di straordinaria sensibilità e acume. Ha, al suo attivo, quattro titoli accademici. Ha ricevuto, tra gli altri, il “Premio S. Giorgio” degli Oscar Europei della Cultura. Medaglia della Camera dei Deputati, la Targa Unica “Alfredo Di Marco” per la Cultura, Premio della Cultura del Presidente del Consiglio dei Ministri 2013. Ha pubblicato: “Gocce di Cielo”, “Realtà del Sogno”, “Viaggio a Tursi”, “Fermenti di Vita e Poesia – Livio Nargi e Castelvetere sul Calore” – Liriche – (Libro fortemente voluto – e finanziato – dal fraterno amico Livio, di 93 anni, ricco di sapienza e virtù cristiane, lucidissimo scrittore, storico, poeta, che vanta rapporti amicali avuti con personaggi del ‘900, che hanno onorato l’umanità: da Piero Bargellini a Francesco Carnelutti, Clemente Fusero, Giorgio La Pira, Enrico Medi, Padre Turoldo ed Altri. Un totale di circa 400 poesie, presenti all’Estero, oltre racconti vari. E’ presente su prestigiose antologie.
E’ Cavaliere di Malta – Gran Priorato Russo-.
E’ Vice-Presidente dell’ASS. dei “Cavalieri di San Giorgio in Carinzia”.