“Nei prossimi mesi la città verrà trasformata e attraverso un’ampia opera di forestazione urbana. Sarà resa più vivibile, a misura di giovani e anziani, con un’ aria migliore perché mitigata e protetta dai fumi dello smog. Il grigiore dei palazzi sarà ‘coperto’ dal verde, che ridipingerà lo skyline della città. Messina diventerà la più green d’Italia per presenza di patrimonio arboreo e floreale”. A dirlo Carlotta Previti, ex vicesindaco di Messina.
Un finanziamento di oltre 29 milioni di euro
E annuncia soddisfatta: “Il progetto Foresta Me, infrastrutture verde e blu da città del paesaggio a città del mare, si conferma uno dei progetti sulla Forestazione urbana che hanno ottenuto dall’Agenzia di Coesione il maggiore importo in Italia sui fondi React Eu. Risultando coerente con i criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del PON e con il Programma stesso, è stato ammesso a finanziamento con l’importo di € 29.383.396,89 superando di oltre 4 milioni di euro la quota iniziale prevista di 25 milioni di euro”.
“Grazie all’Agenzia di Coesione – ha rivendicato Previti – che ha avuto sin dall’inizio fiducia, nell’ambito della mia delega, il lavoro svolto sul tema della transizione ecologica ottiene una ulteriore conferma sulla virtuosa linea tracciata”.
Saranno riqualificate tutte le aree a verde
“Finalmente – ha proseguito – i cittadini di Messina percepiranno il territorio urbano riabilitato nella sua dimensione green. Questo grazie ad un’armonica rete di interventi di rinaturalizzazione e riqualificazione di tutte le aree a verde. L’aumento ulteriore di 4 milioni della dotazione finanziaria consentirà di potenziare anche le infrastrutturazioni dei sistemi innovativi di servizio. Tra questi: il sistema dei trasporti e della mobilità alimentato da energie rinnovabili o con sistemi ITC che sostengano la qualità del nuovo verde e del nuovo paesaggio urbano rendendolo più efficace migliorando la funzionalità urbana”.
I punti d’intervento del progetto
– la Linea di Costa che costituirà un diretto contatto, senza soluzione di continuità, con il Mar Ionio e il Mar Tirreno per oltre 50 Km;
– tutte le Aste Fluviali e le relative ripe che dallo Spartiacque, dei Monti Peloritani giungono al mar Tirreno a nord e al Mar Ionio ad est. Questi paesaggi lineari sono gli unici sistemi che uniscono la dorsale del sistema montuoso alla costa e presentano un notevole valore eco sistemico molto depauperato e da rinaturalizzare;
– tutta la costellazione di nuclei extraurbani (piccoli borghi e villaggi), anch’essi in forte perdita di valore ecologico e carenti di infrastrutture verdi che costituiscono una geografia culturale, spesso di antica fondazione che vanta in ogni singolo caso delle peculiarità paesaggistiche, naturali e antropiche specifiche, quasi sempre d’antica fondazione.
“Il “Programma Strategico di Forestazione Urbana” – continua Previti – prevede interventi strategici nel vasto Ambiente Antropico costituito dalla centrale area urbana (la città) e dalle aree ad essa periferiche fortemente urbanizzate. All’interno di questo grande organismo urbano si registrano notevoli perdite degli equilibri ecologici tra verde e città che verranno recuperati attraverso una serie mirata di azioni che riguarda: la riqualificazione di tutte le poche aree verdi esistenti; la realizzazione di nuove aree verdi in attuazione alle previsioni dello strumento urbanistico e dei P.A.; la riabilitazione di tutte le aree naturali in abbandono ed esposte ad degrado; la realizzazione di nuovi spazi verdi là dove vi sono aree “grigie” (parcheggi, piazze, slarghi,etc.); la realizzazione di nuove strade e viali alberati nonché il ripristino e la riqualificazione di quelli esistenti, che mettano in rete tutti il nuovo sistema verde”.
Trasformare Messina in un città verde sostenibile
“Tutto nella prospettiva di realizzare – prosegue Previti – una ‘Città Verde Sostenibile’ capace di farsi interprete paradigmatica di un processo avanzato e innovativo di transizione ecologica dell’intero territorio, migliorando la salute urbana e attivando processi di coesione sociale”.
“Questo nuovo ecosistema – conclude Previsti – porterà con sé, anche una rivoluzione culturale. Ormai è infatti in atto in ambito internazionale un dibattito sul ‘superamento del semplice PIL’ come unico indicatore di misurazione del benessere, alimentato dalla consapevolezza che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possano essere esclusivamente di carattere economico, ma debbano tenere conto anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali corredate da misure di diseguaglianza e sostenibilità. Necessario dunque, un incremento del cosiddetto ‘Pil della felicità, parametro già adottato in altri contesti, per misurare la percezione e il vero gradimento da parte dei cittadini delle misure adottate. Solo grazie a Federico Basile Sindaco ed alla sua Giunta il Progetto di Forestazione della Città di Messina potrà continuare speditamente grazie alla celerità di chi già conosce tutti i procedimenti amministrativi in corso”.