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No agli “zalli”, salviamo Messina

carrellati
Da parte nostra la volontà di aiutare chi amministra perché al "visitMe trash" non ci teniamo proprio

Dal Gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina” riceviamo la segnalazione che giriamo per competenza al Sindaco Cateno De Luca.

La sostanza della cerimonia dell’ULTIMO CASSONETTO da noi è stata particolarmente apprezzata, ora occorre affinare la macchina organizzativa, verificare la collocazione dei carrellati da parte di commercianti e condomini (aiutando chi è in situazione critica a trovare una giusta soluzione) e passare alla parte più brutta ma necessaria del lavoro: controllo e sanzioni.

Non abbiamo controllato né i luoghi delle numerose foto recapitate (scattate oggi dopo le 12) né la titolarietà dei contenitori:
il compito di vigilanza e, ove occorra, di repressione spetta alla Polizia Urbana ed a MessinaServizi.

Da parte nostra la volontà di aiutare chi amministra perché al “visitMe trash” non ci teniamo proprio, amiamo Messina e ci sentiamo in obbligo di aiutare anche Amministratori che non abbiamo votato ma che “fanno la cosa giusta”.

 

 

Via Cratemene

 

Via dei verdi

 

 

Vie ghibellina e Periere

 

Ecco la lettera inviata dal Gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina” che pubblichiamo in modo integrale:

Foto Gallery in alcune vie del centro storico cittadino: via Cratemene, via Cardines, via Lepanto, via dei Verdi, via Ghibellina, via Periere, via Primo Settembre, via Giordano Bruno, via Terranova, via del Vespro, via Ugo Bassi, via Natoli, via Garibaldi.

Potrebbe essere un mini tour turistico per il nuovo brand “visitMe trash”.


Ma a parte le facezie, queste foto dimostrano l’inefficienza del servizio in questa zona. Mastelli e rifiuti differenziati, depositati regolarmente da condomini, abitazioni private e locali, e non svuotati o ritirati da giorni. Se non ci dovessero essere interventi immediati e proseguire con questo andazzo potrebbe essere ravvisata una interruzione di pubblico servizio, altro che esercito di telecamere “spie”.


O, forse, si vorrebbe che ci si rivolgesse a ditte private, con costi che andrebbero a gravare sui cittadini fruitori del servizio perché pagano la TARI applicata in maniera massima?

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