E’ sempre maggiore la preoccupazione per l’escalation militare che ha portato il conflitto armato in Ucraina alla soglia critica della guerra atomica.
Dopo la mobilitazione del 23 luglio scorso che ha interessato oltre 60 città italiane, anche a Messina un folto gruppo di cittadini oggi è sceso in piazza per chiedere l’immediato ‘cessate il fuoco’ e, attraverso la forza della diplomazia internazionale, la convocazione di una Conferenza di Pace che favorisca l’accordo tra le parti.
“Con forza e determinazione gridiamo il nostro NO alla guerra e all’uso delle armi per risolvere i conflitti.
Riteniamo si tratti di una strada pericolosissima per le terribili conseguenze che essa comporta. Siamo veramente ad un passo del baratro. Abbiamo, infatti, assistito ad una escalation di violenza e ad una corsa dissennata, anche da parte dell’Unione Europea, all’invio di armi sempre più letali, in assenza di forti ed autorevoli iniziative diplomatiche per arrivare ad un negoziato. – sostengono giustamente gli organizzatori – Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi di tutti. Morte e distruzione, stragi e orrori senza fine, devastazione in pochi minuti di quanto faticosamente costruito negli anni, vite spezzate in un crescendo di follia, rischio di un disastro nucleare.”
Ovviamente la mobilitazione prosegue e coinvolge sempre più organizzazioni e gruppi di cittadini sino al 26 ottobre quando è prevista una manifestazione davanti la Prefettura