I lavori di due delle tre artiste sono stati proiettati in video esposizione. L’unica presente è stata Mariella Stirpe, pittrice che lavora in provincia di Catania e che ha proposto una collezione dal titolo “Innesti“, un titolo non casuale, poiché la sua produzione si costituisce di rielaborazioni materiche che attualizzano l’immagine riprodotta. L’artista utilizza tecniche di vario genere proprio per consentirle di sperimentare il nuovo e giungere a nuovi risultati.
Di lei dice Mamy Costa: “La produzione pittorica di Mariella Stirpe sfocia in una consistente informale descrittività che, sviluppandosi con innesti e rielaborazioni materiche, ne mantiene intatti i fondamenti attraverso un indagare filosoficamente sulle problematiche legate alla attualità dell’immagine. Nelle numerose tecniche miste presenti viene così a essere scandagliato un ipotetico universo, raggiungendo esiti di grande peculiarità in alcune pagine in cui la materia cromatica e descrittività segnica appaiono sapientemente dosate all’interno di campiture che rimandano ad atmosfere calde e suadenti. Assistiamo ad un linguaggio pittorico originale ed esauriente che, di volta in volta, sembra rinnovare se stesso verso una possibile concretezza estetica. Uno stile audace ed interessante, degno manifestazione di un’artista che ha posto la ricerca stilistica come suo principale obiettivo costruttivo. Sensuali scenografie di materica corposità o appannata rimembranze di impressioni visive: è così che si presentano al nostro sguardo le opere pittoriche di Mariella Stirpe. Attraverso l’uso sapiente e consapevole della propria manualità, gli elementi più diversi, privi di luce e d’anima, smembrati, setacciati, vengono riassemblati e ricomposti sulle tele in forma di luce e di colore, dal forte sapore evocativo. Ariosità e concretezza, dunque, movimento ed astrazione, idee e immaginazione trovano la loro unità estetica nella sua concezione visionaria e sognante dell’arte e della vita”.