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Pubblica via o via privata ad uso pubblico?

de luca
sopralluogo nel centro storico per prendere conoscenza dello stato di alcune vie che per mala burocrazia sono abbandonate da anni.

Dalla pagina Facebook del Sindaco De Luca:

“Stamattina ho fatto un sopralluogo nel centro storico e ho voluto prendere conoscenza diretta dello stato di alcune vie che a causa del rimpallo di competenze tra gli uffici, sono abbandonate da anni.

Per questo, mentre gli uffici litigano per stabilire se via Cicerone ed altre vie del centro storico sono pubbliche o privata ma soggette ad uso pubblico, io supero il combinato disposto dell’articolo del vattelapesca e ordino gli interventi per la sistemazione della strada, la scerbatura e la pulizia per motivi di pubblica incolumità.

Sono convinto che queste strade in queste condizioni rappresentino un pericolo per l’igiene pubblica e non intendo accettare che gli uffici perdano ancora tempo.

Oggi stesso procederò alla firma dell’ordinanza per l’avvio dei lavori di sistemazione di via Cicerone e di altre due (una che collega il corso Cavour con la via XXIV Maggio ed un’altra che si affaccia sulla via Giacomo Venezian), ora basta!”

 

(NdR)
Che questo giornale non appoggi, e non abbia mai  sostenuto, il Sindaco Cateno De Luca, scelto dai cittadini a causa della palese incapacità  e assenza del centrosinistra, è cosa nota a tutti.

Ma è altrettanto vero che non abbiamo il prosciutto sugli occhi e non siamo a favore  o contro per principio.

Abbiamo scelto, consapevoli delle critiche che da alcune parti riceveremo, di rilanciare le osservazioni e le decisioni del Sindaco perchè siamo stufi di una burocrazia attaccata ai cavilli per non assumere decisioni (e responsabilià), perchè siamo stufi che nelle commissioni consiliari non si affrontino anche questi minimi problemi di civiltà, stufi di una Circoscrizione incapace di “presidiare” e tutelare il proprio territorio: altro che “io amo Messina” !

I cittadini seri la smettano di seguire facili e vuoti slogan e siano loro i vigili della città: noi, per quel che possiamo, saremo dalla loro parte.

 

 




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